(ANSA) - TERMOLI, 05 NOV - I ricorsi al Tar contro il
Programma operativo sanitario (Pos) 2019/2021 sono stati
presentati dal sindaco di Termoli e dagli assessori e
consiglieri di maggioranza come privati cittadini. "Le azioni
legali le paghiamo con i nostri soldi e non con quelli
comunali".
"Il ricorso lo abbiamo già presentato il 2 novembre - ha
detto Roberti - Con noi c'è l'associazione Cuore Molisano che ha
ritenuto di procedere a sostegno del reparto dell'Emodinamica,
non più attiva h24. Ho già fatto 4 ricorsi contro l'Asrem a
partire dal 'punto nascite', ora, contro il Pos da privato
cittadino. Il Pd cosa ha fatto ? Dai deputati molisani Ruta,
Leva e Venittelli mai stato nessun atto, così come dall'allora
sindaco Sbrocca, per non parlare dell'ex presidente della
Regione Frattura, che non si è presentato alla conferenza
Stato-Regioni e poi ha siglato l'accordo con l'Abruzzo,
favorendo il nuovo ospedale previsto a San Salvo e decretando la
morte del 'S.Timoteo' di Termoli".
Come sindaco, ha proseguito Roberti, "finora sono l'unico
sceso in campo per difendere la sanità pubblica locale. Se
bisognerà andare da Draghi, come propone il Comitato S. Timoteo,
sono pronto. Alla minoranza chiedo di unirsi a noi nei ricorsi e
di pagarli con le proprie tasche come noi". L'ex sindaco Sbrocca
con il resto dell'opposizione non ha ritirato la mozione, poi
bocciata.
Nel corso dell'assemblea l'ex sindaco Antonio Di Brino, oggi
consigliere di maggioranza, ha aggiunto: "Si è scritto che
Termoli è l'unico presidio pubblico del Basso Molise. Ma perché
ci si è ricordati solo oggi? Centomila abitanti di questo
territorio sono stati svenduti all'Abruzzo. Diciamola la verità.
Chi dimentica il passato è chi non ce l'ha o chi se ne
vergogna". (ANSA).
Sanità: Termoli, Roberti 'ricorso contro Pos con nostri soldi'
Ex sindaco Di Brino 'pazienti molisani svenduti all'Abruzzo'