(ANSA) - CAMPOBASSO, 11 FEB - Uno spaccato "ad alto rischio"
per la sanità regionale. E' in sostanza quanto emerso
dall'analisi di 'Salutequità' presentata oggi a Campobasso nel
corso dell'incontro 'Lo stato di Salute dell'Art. 32 della
Costituzione in Molise'. "I dati del Molise sulla sanità sono
quasi tutti in rosso - è spiegato in una nota - e non è un
problema di finanziamento. Alla base piuttosto c'è un difetto di
programmazione sanitaria, organizzazione dei servizi e una
carenza di personale, andato diminuendo negli anni, anche per
colpa dei blocchi di turn over dovuti al Piano di rientro e al
commissariamento, ma non solo". Dal 2010 al 2018 la Regione ha
perso 1.027 unità di personale sanitario di cui 204 medici e 366
infermieri e i cittadini molisani si spostano per curarsi: il
tasso di ospedalizzazione fuori Regione per 1.000 abitanti è il
più alto d'Italia (27,70). Il Molise ha difficoltà evidenti
nell'implementazione delle decisioni assunte: è l'esempio dei
Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta). Ne sono
stati approvati 14 tra il 2016 e il 2019, ma dai dati del
monitoraggio del Ministero la loro attuazione è critica e con
difficoltà crescenti negli anni. Il fascicolo sanitario
elettronico è attuato ma poco utilizzato, con valori percentuali
che non raggiungono (al secondo trimestre 2021) nemmeno il 5%
della popolazione, contro Regioni (quasi tutte al Nord) che
raggiungono o comunque sfiorano il 100 per cento. Tra le
inadempienze rilevate dal Ministero - si legge nel documento -
ci sono i programmi di screening oncologici organizzati (cervice
uterina, mammella e colon retto), con un punteggio giudicato
'non accettabile' (3 lo score del Molise rispetto al valore
considerato normale >9). Le cose non vanno, ma sono in
miglioramento, anche per quanto riguarda i posti letto per gli
anziani nelle strutture residenziali, mentre si ricade nel 'non
accettabile' per lo scostamento dai valori normali per
l'assistenza ospedaliera e la salute mentale. Nel 2019 in Molise
sono stati assistiti presso i dipartimenti di salute mentale 1,9
cittadini per 1.000 residenti contro i 21,52 in Emilia-Romagna,
con un peggioramento significativo rispetto agli anni
precedenti". (ANSA).
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