(ANSA) - PETACCIATO, 18 APR - La famiglia di Sonia di Pinto,
l'italiana trovata morta nel ristorante in Lussemburgo dove
lavorava, ha ricevuto la drammatica notizia della morte della
figlia ieri, al ritorno a casa dopo la messa di Pasqua a
Petacciato, comune del Molise dove la famiglia è rientrata 15
anni fa. Immediata la partenza dal paese per raggiungere il
Lussemburgo.
"Sonia era partita 4-5 anni da Petacciato per trasferirsi in
Lussemburgo - ha spiegato il sindaco - dove viveva e lavorava.
E' stata sempre una ragazza che si è distinta per la sua voglia
di fare ma anche l'impegno sociale. Assurdo morire così.
Assurdo. Difficile capacitarsi".
Tutti in paese conoscevano e stimavano Sonia Di Pinto per il
suo impegno nel sociale. La Protezione civile petacciatese, di
cui faceva parte, piange la sua scomparsa: "La notizia ci ha
sconvolti, non si può morire così", ha scritto in un post su
Facebook.
Cordoglio anche dalla scuola di Kung Fu, dove la donna era
diventata cintura marrone: "Ricordiamo tutti Sonia come
un'atleta, donna tranquilla e gentile con tutti. Una ragazza
dolcissima e sempre disponibile", si legge in un post della
scuola. "Ha perso la vita in modo assurdo, per una rapina sul
posto di lavoro, per una manciata di euro". (ANSA).
Morta in Lussemburgo: famiglia partita ieri dopo tragica notizia
Il cordoglio della Protezione civile e della scuola di Kung Fu