(ANSA) - CAMPOBASSO, 18 MAG - "I numeri disaggregati
evidenziano per il Molise una media di 7,5 lupi ogni 100 kmq,
ponendo la regione al quarto posto in Italia per densità dopo
l'Emilia Romagna, la Toscana e l'Abruzzo, con una consistenza
totale che potrebbe agevolmente superare le 200 unità". Lo
riferisce, interpellato dall'ANSA, Corradino Guacci, Presidente
della Società italiana per la storia della fauna 'Giuseppe
Altobello', dopo aver visionato i dati diffusi ieri dall'Ispra
relativi al monitoraggio tra il 2020 e 2021 sulla popolazione
dei lupi in Italia.
Per il Molise si tratta di un notevole incremento rispetto ai
20-25 esemplari rilevati con il primo censimento condotto
nell'inverno del 1982. "Ma non c'è da meravigliarsi - spiega
Guacci - se si considera la stretta tutela legale garantita al
lupo con il divieto di caccia disposto temporaneamente nella
prima metà degli anni Settanta e reso poi definitivo nel 1976.
La realizzazione di numerose aree protette lungo l'Appennino, a
partire dagli anni Novanta, ha creato inoltre zone di silenzio
venatorio e quindi di rifugio. Infine - prosegue - va tenuto
presente l'aumento delle fonti alimentari a sua disposizione,
grazie alle massicce reintroduzioni di Ungulati per l'attività
di caccia, come il capriolo e, soprattutto, il cinghiale che
costituisce ad oggi circa il 70% della dieta del lupo. Una
situazione che, pur non giustificando particolari allarmismi,
suggerisce per la sicurezza degli animali da reddito e da
compagnia di aumentare le difese passive mediante una più
attenta custodia diurna e il ricovero notturno. Nonché -
conclude Guacci - l'incremento di quelle attive, tornando a
utilizzare il più valido ed efficace collaboratore dell'uomo
allevatore: i nostri cani da pastore, il mastino abruzzese, che
ha maturato una esperienza millenaria nel contrasto ai
predatori". (ANSA).
Lupi: stima Molise, potrebbero essere più di 200
Regione al quarto posto in Italia per densità