(ANSA) - SAN GIULIANO DI PUGLIA, 31 OTT - "C'è una storia
prima del 31 ottobre 2002 e una storia dopo il 31 ottobre. Un
prima e un dopo di una data tra le più tristi, se non la più
triste, della storia del Molise e di San Giuliano di Puglia.
"In venti anni sono state tante, forse troppe, le parole
spese per quella tragedia in cui persero la vita 27 piccoli
alunni e una maestra della scuola di San Giuliano di Puglia -
prosegue Roberti - Il pensiero va sempre alle famiglie e ai
genitori, segnati da un dramma indelebile nella vita di tante
persone: degli stessi bambini che riuscirono a salvarsi, delle
loro famiglie, di coloro che prestarono i soccorsi. Sono
trascorsi venti anni, ma l'eco del dolore e della tristezza non
si è mai spento e mai si spegnerà. Ogni anno, il 31 ottobre, è
il momento della riflessione e della nostra vicinanza a tutti
coloro che, da venti anni, soffrono nel silenzio delle proprie
case per un dolore mai domo. Il nostro pensiero e il nostro
continuo incoraggiamento va a tutti quei ragazzi, oggi adulti,
che hanno reagito con una forza d'animo, da cui prendere
esempio, riuscendo a imporsi nel mondo della scuola, del lavoro,
dello sport e della società con storie che ci insegnano tanto e
da cui prendere anche esempio. Quel 31 ottobre 2002 ha segnato
un profondo spaccato. Una tragedia, che non sarebbe dovuta mai
accadere, di colpo, accese i riflettori su un tema particolare:
quello della sicurezza degli edifici scolastici".
Per Roberti "tanto è stato fatto e tanto si dovrà ancora fare
per assicurare ai nostri figli quella tranquillità di poter
trascorrere buona parte della propria giornata senza pericoli.
Il compito delle istituzioni è di non abbassare la guardia,
affinché gli istituti scolastici diventino una 'bolla' dove gli
studenti possano studiare, divertirsi, fare le loro prime
esperienze senza alcun pericolo". (ANSA).
S.Giuliano di Puglia: presidente Provincia, troppe parole
Francesco Roberti, istituzioni non devono abbassare la guardia