Molise

Eolico off-shore, Rete Sinistra presenta osservazioni

Progetto impattante per il mare e impedirà la pesca a strascico

Redazione Ansa

(ANSA) - TERMOLI, 08 GEN - Dieci le osservazioni presentate dalla Rete della Sinistra Termolese in Capitaneria di Porto a Termoli contro il nuovo progetto di eolico off-shore, ridimensionato rispetto al precedente con l'eliminazione della centrale a idrogeno, ma ugualmente impattante e deleterio per il mare e il turismo costiero molisano.
    La conferma arriva dalla consigliera comunale Marcella Stumpo e Pino D'Erminio, protagonisti di una conferenza stampa per elencare le proprie contrarietà all'insediamento eolico off-shore. I due, pur favorevoli alla produzione di energia da fonti rinnovabili, puntano il dito contro la proposta della Maverik controllata dalla società Green Bridge, quest'ultima costituita l'8 maggio del 2020 ed opera nel settore della mediazione d'affari con sede a Milano. Non risultano dipendenti, né ufficio operativo.
    "Il nuovo piano prevede 70 aerogeneratori da 15 MW per una potenza complessiva di 1.050 MW. La stazione di Larino, destinataria dell'energia nel primo progetto, non è in grado di assorbire tale potenza perché già quasi satura. Nel nuovo intervento, l'energia viene destinata ad una nuova stazione da costruire a Montecilfone, capace di assorbire fino a 1.000 MW.
    Benché sia cambiata la localizzazione della stazione Terna di arrivo - spiega D'Erminio nelle osservazioni -, non è mutato il punto di approdo del cavidotto marino in Contrada Pantano presso il Biferno. Inoltre la totale opacità in merito ai finanziamenti ed ai finanziatori non solo determina incertezza sulla loro esistenza e consistenza ma pone anche dei problemi in termini di legittimità della provenienza dei fondi. Il parco eolico dovrebbe costare 3,36 miliardi di euro circa e non 2,09 miliardi con una sottostima del 38% rispetto agli attuali costi di costruzione. Nella Relazione, ancora, non si fa parola dei costi di dismissione. Per un impianto a terra sono il 2% dei costi costruzione. Non si prevede, inoltre, lo smantellamento delle ancore e rete dei cavidotti e questo non è accettabile".
    La pesca a strascico resta impossibile nell'area marina interessata dall'impianto che si estende per 219 km quadrati.
    (ANSA).
   

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