Molise

Fratello Orlandi, 'finché non trovo resti la cerco viva'

Incontro a Isernia, 'non si può stare in eterno con i dubbi'

Redazione Ansa

(ANSA) - ISERNIA, 09 FEB - "Trovarla in vita è più di un barlume di speranza, perché fino a quando io non trovo i resti di mia sorella per me è un dovere cercarla viva". Lo ha detto Pietro Orlandi a Isernia a margine di un incontro con gli studenti del 'Cuoco-Manuppella'. È tornato sulla lettera del 1993 che fa cenno a una presunta gravidanza di Emanuela: "Fa riferimento a una presunta gravidanza in corso, 10 anni dopo il suo rapimento. La persona che mi ha dato la lettera, e altri documenti, è sparita da più di un anno, ha cancellato tutti gli account. Mi aveva promesso delle cose e se io ho raccontato della lettera è per smuovere le acque, perché la Procura mi convochi, per capire se è tutto un depistaggio, se è vero, o se non è vero. Non si può stare in eterno con i dubbi". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it