(ANSA) - ROCCARASO, 19 APR - "Purtroppo la neve è arrivata in
ritardo e abbiamo già smontato tutte le reti di protezione.
Speriamo nei ristori per poter ripartire con più slancio nella
stagione estiva".
Nell'Alto Sangro non è stata una stagione rosea. E' stata
confermata la perdita del 40% delle presenze turistiche rispetto
all'anno scorso. Tra Natale e Capodanno, con 73 piste aperte, si
è toccato il picco con 40 mila presenze. Sugli impianti del
comprensorio Aremogna hanno lavorato 137 persone tra addetti e
operatori, ma trovarli non è stato facile.
Tanta neve anche a Pescocostanzo, suggestivo borgo a 1.395
metri di quota, a dieci minuti di auto da Roccaraso. Lo scenario
è incantevole, tipicamente invernale, ma a metà aprile non offre
buone prospettive agli operatori commerciali. "Purtroppo chi ha
qui la seconda casa non verrà, non verranno neanche turisti, non
ha senso con gli impianti sciistici chiusi e per noi è un vero
disastro" commenta Silvia Gizzarelli, titolare dell'Alimentari
Mannella, esercizio storico all'ingresso del paese che, avviato
da suo nonno, si avvicina ai 70 anni di attività. "A Roccaraso
hanno fatto miracoli per fare sciare questo inverno - osserva
Silvia - perché ha nevicato un pò a gennaio e la notte le
temperature permettevano di sparare la neve artificiale. La
nevicata di questi giorni, però, è un danno per la vegetazione,
qui alberi e piante erano già tutti fioriti". (ANSA).
Neve in ritardo, impianti restano chiusi in Alto Sangro
Imprenditori amareggiati, -40% presenze. Si spera nell'estate