Molise

Fis Termoli, sindacati 'premio di risultato diventato elemosina'

Sciopero di 8 ore su tre turni, presidio davanti ai cancelli

Redazione Ansa

(ANSA) - TERMOLI, 14 GIU - "Ci hanno messo in condizioni di scioperare per 15 giorni perché un premio dovuto si è trasformato in un'elemosina". Così Carlo Scarati, segretario regionale della Uiltec, oggi, davanti allo stabilimento della Fis, industria chimica del nucleo industriale di Termoli, insieme ai lavoratori per un presidio e lo sciopero di 8 ore su tre turni di lavoro. La mobilitazione proseguirà per due settimane. Al centro delle lamentele, il premio di risultato che la multinazionale avrebbe dovuto pagare per intero in base a un'intesa.
    "Per un'alchimia contabile - aggiunge Scarati - per noi non corretta, si è meno che dimezzato. Da 5.800 euro di spettanza è arrivato a 1.300 euro più 200 di welfare. Questo è un modo di fare che non trova riscontro nelle relazioni sindacali". La Fis della città adriatica occupa 400 operatori e produce principi attivi farmaceutici e intermedi. In Italia sono attivi tre impianti di cui due in provincia di Vicenza che impiegano complessivamente duemila dipendenti.
    In Molise l'azienda è tra gli impianti chimici più grandi.
    "I bilanci del colosso sono positivi - aggiunge Massimiliano Recinella della Femca-Cisl - Stiamo parlando di 744 miiloni di fatturato nel 2023 e qual è la risposta dell'azienda? Non pagare il premio di risultato pattuito. Si sta trasformando in una scorrettezza verso i lavoratori. Oggi l'impresa si ritiene anche sorpresa".
    Di fatto da oggi inizia un "braccio di ferro" che i sindacati sottolineano "non voluto". "Qui ci sono 400 operatori che coprono il 35% del fatturato - proseguono Scarati e Recinella - e vengono ripagati con questa moneta. Non vogliamo niente di più di quello che ci spetta". (ANSA).
   

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