(ANSA) - ANCONA, 02 LUG - Partiti mesi fa dai Paesi
d'origine, scambiati e venduti tra milizie in Libia, violenze e
torture subite, anche in videochiamata con i propri genitori o
con le famiglie, dai trafficanti per avere più soldi. Sono
storie di drammatica quotidianità che raccontano alcuni dei
migranti soccorsi dalla nave umanitaria Geo Barents. A riferire
i racconti dei migranti, Fulvia Conte, responsabile ricerca e
soccorso per Medici senza Frontiere, dopo lo sbarco ad Ancona
con la nave di Msf di 34 naufraghi - tra cui una maggiorenne e
una ragazza minore - soccorsi il 27 giugno scorso in acque
internazionali al largo della Libia.
"Sono sempre situazioni drammatiche e particolari - osserva
Conte - anche perché altrimenti le persone non avrebbero preso
la via del mare, non sarebbero passate in Libia passando per
tutto quello che hanno dovuto vivere. Ci sono moltissimi minori
non accompagnati, anche una ragazza minorenne non accompagnata.
Le persone vengono da paesi devastati - prosegue -, sono state
mesi in Libia e hanno subito torture, violenze e abusi, come ci
raccontano tutte le persone che passano lì". "Ci sono anche
ragazzini molto piccoli che viaggiano da soli, adolescenti che
nel nostro Paese forse non faremmo andare a scuola da soli: -
aggiunge la coordinatrice dei soccorsi Msf - viaggiano da soli
per mesi, non vedono e non sentono le famiglie da tantissimo
tempo, e ci raccontano che era l'unica possibilità per poter
avere un futuro"
"Un viaggio ingiusto - attacca Conte -: è l'ennesima volta
in cui vengono assegnati porti lontani soltanto alle navi delle
Ong. Ci abbiamo messo quattro giorni di navigazione e, tra
l'altro, le navi hanno una velocità molto ridotta e sarebbe
stato molto più giusto e molto più degno a sbarcare le persone
in un porto più vicino e poi ripartirle con mezzi più veloci in
Italia. Sono persone che appunto hanno già vissuto abbastanza
ingiustizie - conclude la responsabile per la ricerca e il
soccorso di Msf - e quella di arrivare fino ad Ancona del Porto
per sbarcare è l'ultima di queste". (ANSA).
Naufraghi su Geo Barents Msf, 'venduti e torturati in Libia'
Fulvia Conte, 'viaggio lungo verso ad Ancona ultima ingiustizia'