Molise

Gigafactory, sindacati organizzano presidio a Termoli

Parteciperanno segreterie nazionali il 12 settembre

Redazione Ansa

(ANSA) - TERMOLI, 03 SET - "L'uso strutturale di ammortizzatori sociali provoca una evidente perdita produttiva su tutta la filiera legata all'automotive, mettendo in crisi il tessuto socio-economico di una intera regione". Così, in una nota congiunta, le segreterie regionali del Molise di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf che annunciano un presidio a Termoli, in piazza Monumento, con la partecipazione delle segreterie nazionali il prossimo 12 settembre, alle ore 17, per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sull'importanza della realizzazione della Gigafactory.
    "Restiamo uniti per garantire un futuro industriale a Termoli - proseguono i sindacati - La partecipazione di tutti è essenziale per far sentire la nostra voce. In mancanza di risposte concrete su investimenti, piani industriali e occupazione saremo pronti a mettere in campo qualsiasi azione a tutela della salvaguardia dei posti di lavoro".
    Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf esprimono sostegno alla costruzione dell'impianto di batterie e chiedono al Governo nazionale e regionale, alle istituzioni di "creare le giuste condizioni e rendersi garanti affinché Acc e Stellantis confermino in tempi brevi sul sito di Termoli gli impegni della Gigafactory e mantenimento degli attuali livelli occupazionali e produttivi".
    E ancora chiedono a Stellantis Europe "saturazione produttiva e occupazionale. Termoli torni ad esser strategica per il gruppo. Oggi non è garantita la piena occupazione. Lo stabilimento automobilistico ha già subito la chiusura dell'unità produttiva cambi. Il perdurare del fermo e l'incertezza produttiva della linea del Motore Fire, le discutibili scelte di carrozzare nuovi modelli con motori non prodotti qui, nonostante le nuove unità premium del Gme, Gse e V6, stanno facendo subire ai lavoratori un largo uso di ammortizzatori sociali".
    Ad Acc sottolineano la necessità di una conferma dell'investimento nel nucleo industriale "Valle Biferno".
    (ANSA).
   

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