(ANSA) - CAMPOBASSO, 16 SET - "Nonostante l'avvio della
caccia di selezione, coordinata dall'Osservatorio regionale
tecnico-scientifico degli habitat naturali e delle popolazioni
faunistiche del Molise, i danni all'agricoltura sono sempre più
ingenti, gli incidenti stradali causati da questi selvatici
aumentano e lo spettro della peste suina è alle porte". A dirlo
è Coldiretti Molise, aggiungendo che "anni di denunce,
manifestazioni per chiedere misure incisive" non hanno sortito
l'effetto desiderato, con gli agricoltori "ancora sulle
barricate" che "bollano come insufficiente la politica venatoria
regionale e il sistema di gestione fin qui messo in atto".
"Chiediamo - spiega l'organizzazione - che si intervenga
subito nella revisione della legge e dei regolamenti di settore,
recependo le nuove normative nazionali che prevedono un'attività
di controllo straordinario su tutto il territorio regionale,
compresi i parchi e le aree protette e senza alcun impedimento
da parte di Ispra. Per tutto questo tempo si è continuato a
ragionare come se la selezione fosse un altro tipo di attività
venatoria e non come un'azione di riequilibrio ambientale. Ora
serve un'improcrastinabile attivazione di quanto previsto dalla
normativa nazionale per provare a porre rimedio a una situazione
sulla quale né gli Ambiti territoriali della caccia (Atc) né la
Regione hanno saputo prestare la dovuta attenzione negli ultimi
anni. Non è più tollerabile che gli organi preposti continuino a
temporeggiare, o peggio ancora a ostacolare, nell'affrontare
questa emergenza". (ANSA).
Emergenza cinghiali, Coldiretti, danni in costante aumento
'Anni di denunce non sono serviti, ora azioni incisive'