(ANSA) - CAMPOBASSO, 05 NOV - "Nel mio lavoro ci metto
faccia, cuore e passione e rischio continuamente. Ho ricevuto
minacce che sono state rivolte anche ai miei familiari, ma vado
avanti con dignità, serietà e soprattutto con trasparenza".
"Un anno fa quando ci siamo insediati - ha aggiunto - abbiamo
trovato il meno del nulla, secondo i dati in nostro possesso non
risultavano liste di attesa. Successivamente abbiamo scoperto
numeri decisamente diversi: le prestazioni in attesa erano oltre
60 mila. Non c'era un vero Cup, le agende erano personalizzate,
nel senso che si telefonava al medico perché non esisteva un
vero Cup, mancavano i codici di priorità. Noi oggi garantiamo
visite in tutta la regione - ha sottolineato Di Santo - ma è
chiaro che se una persona vuole farle sotto casa, questo non è
possibile". Il manager si è poi soffermato su un'altra
questione. "In passato non esisteva alcun monitoraggio tra
attività istituzionale e quella in libera professione (Alpi).
Oggi - ha spiegato - manteniamo un bilanciamento che viene
rispettato". Criticità nella sanità molisana ce ne sono. Tra
queste, la mancanza di medici specialisti, questione che si
trascina da anni e che continua a registrare la scarsa adesione
dei camici bianchi ai numerosi concorsi emanati dall'Asrem. Di
Santo ha poi smentito l'irrisorio utilizzo dei fondi
ministeriali per abbattere le liste di attesa. "A novembre 2023
avevamo a disposizione circa 1,7 milioni di euro da spendere
entro dicembre. Capirete bene - ha sottolineato - che in due
mesi era difficile spendere questa cifra. Successivamente ci
sono stati ridati, abbiamo fatto alcune verifiche e dai conti
che abbiamo analizzato è emerso che per il recupero delle liste
di attesa avevamo bisogno di circa 1,2 mln, ne abbiamo spesi
circa 600 mila, quindi il 50%.". Nel corso dell'incontro con la
stampa è stato anche evidenziato che ora, per il recupero delle
liste di attesa, il Cup istituzionale è stato esteso ai privati
convenzionati. (ANSA).
Di Santo (Asrem), liste attesa? 'Abbiamo trovato il nulla'
Dg, 'nel mio lavoro ci metto la faccia, ho ricevuto minacce'