(ANSA) - CAMPOBASSO, 13 DIC - La crisi idrica che da
settimane attanaglia il Molise, regione tra le più ricche di
acqua, sembra essere destinata a protrarsi ancora. Scarse
piogge, neve quasi inesistente sulle montagne e forte
dispersione idrica, circa il 54% (Istat), stanno mettendo in
ginocchio vasti territori con provvedimenti di chiusura dei
serbatoi adottati da decine di Comuni per consentire il
rifornimento durante le ore notturne.
L'Azienda speciale regionale 'Molise Acque' assicura il
rifornimento di acqua potabile ai serbatoi di 170 Comuni
molisani, pugliesi e campani. Il bacino di utenza è di circa 500
mila abitanti ed il servizio idrico viene garantito attraverso
un sistema di circa 2.000 km di condotte, 250 serbatoi e 35
centrali di sollevamento. Ma la situazione è ormai quasi al
limite. Ne è prova il livello dell'acqua nell'invaso artificiale
del 'Liscione' nel territorio di Guardialfiera (Campobasso), il
più grande bacino idrico artificiale della regione. Dalla
rilevazione effettuata oggi, l'invaso misura quasi 114 metri
(113,70) sul livello del mare, mentre il livello massimo è 125
metri (fonte Molise Acque).
Decisamente peggio la condizione del Lago di Occhito che
segna il confine tra Molise e Puglia. Dalla rilevazione del
Consorzio per la bonifica della Capitanata di Foggia, la
disponibilità idrica di oggi è di poco superiore ai 27 milioni
di metri cubi. Quella registrata nello stesso giorno del 2023
era 115,6. La capacità totale dell'invaso è di 333 milioni di
metri cubi. (ANSA).
Crisi idrica in Molise, regione tra le più ricche d'acqua
Livello invaso del Liscione a -11 metri da quello massimo