(ANSA) - CAMPOBASSO, 17 DIC - "Dopo quattro mesi di chiusure
forzate, finalmente viene svelato l'arcano: non era solo un
problema di carenza idrica, ma anche di soldi. Molise Acque non
aveva risorse necessarie per pagare l'Enel e attivare così le
pompe di sollevamento per il prelievo dell'acqua dai serbatoi".
Lo dice la sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, a proposito
della lettera inviata da Grim a Molise Acque e chiede che
vengano sospese le chiusure notturne. "Dai documenti forniti
dalla struttura tecnica di Palazzo San Giorgio - aggiunge la
sindaca - abbiamo verificato che non era nemmeno un problema di
dispersione idrica, che si attesta al 33% (come per la città di
Termoli) e non al 67% come volevano farci credere".
"La lettera - aggiunge la sindaca Forte - contiene alcuni
passaggi illuminanti, come quello in cui Molise Acque diffida
Grim a onorare le fatture per far fronte al pagamento delle
bollette dell'energia elettrica, o quello, ancora più eloquente,
in cui l'Azienda di via Depretis ha dovuto adottare misure per
ridurre i costi energetici, diminuendo la quantità di acqua
pompata e le ore di funzionamento degli impianti. Grim chiarisce
che la riduzione del flusso idrico non è dovuta alla carenza
d'acqua, come sostenuto inizialmente, ma alla mancanza di fondi
per pagare l'energia elettrica necessaria ad attivare le pompe
di sollevamento".
Infine la questione degli accordi tra Molise e Campania: "E'
quello che anche noi avevamo chiesto da tempo - ha concluso
Forte - visto che la Campania ha continuato a ricevere un flusso
idrico costante, mentre i comuni molisani, compresa Campobasso,
hanno subito gravi interruzioni". (ANSA).
Crisi idrica: sindaca Campobasso, finalmente svelata verità
"Non solo problema di carenza, ma anche di soldi"