Molise

Vibac Termoli, chiusa la procedura per licenziamenti collettivi

Dopo tre anni di vertenza, esuberi operai ridotti da 116 a 43

Redazione Ansa

(ANSA) - TERMOLI, 15 GEN - Si è chiusa con la riunione in Regione Molise la fase amministrativa della procedura di licenziamenti collettivi nella Vibac, azienda produttrice di nastro adesivo. "Questa vertenza è stata incentrata su diverse strategie. E' durata circa tre anni - fa sapere Massimiliano Recinella della Femca-Cisl Abruzzo e Molise - sfruttando il più possibile l'ammortizzatore sociale per dare la possibilità al mercato di riferimento della Vibac di riprendere le commesse perse a seguito della crisi sia energetica che di materie prime che stanno vivendo molte imprese. Siamo partiti nelle prime battute delle vertenze da una dichiarazione di esubero di 116 lavoratori per passare in una seconda fase a 90 per poi giungere al numero finale di 43 esuberi".
    La vertenza in termini complessivi ha visto diverse criticità e fasi complesse. "Siamo stati tra i primi in Italia a mettere in piedi i percorsi legati alla transizione occupazionale prendendoci il tempo necessario a mettere in moto il progetto Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) con l'ausilio di ammortizzatori sociali ad hoc oltreché cercare di prendere il tempo necessario a ridurre gli esuberi iniziali - proseguono dal sindacato -. Abbiamo sempre agito con la massima trasparenza e la totale condivisione delle strategie e dei percorsi sindacali in tutti i consessi assembleari. Abbiamo portato avanti solo ed esclusivamente le posizioni che i lavoratori hanno votato in assemblea con il solo obiettivo di portare a casa il migliore dei risultati. Oggi ovviamente non c'è niente per cui gioire nonostante l'azienda nella riunione odierna ha confermato l'impegno di mantenere 80 posti a Termoli perché gli esuberi sono ancora presenti. La drammatica situazione di partenza è stata quantomeno ridimensionata nei numeri che, altrimenti, sarebbe stata il preludio di una chiusura di tutto lo stabilimento da lì a breve".
    Nella riunione in Regione i sindacati sono riusciti a "strappare" un ulteriore impegno all'azienda: procrastinare la data ormai scaduta degli incentivi all'esodo garantendo, nelle more dell'accordo generale, l'incentivo anche a chi risulterà nelle liste degli esuberi, sempre con lo scopo di ridurre il più possibile l'impatto sociale.
    "Infine - conclude il sindacato - abbiamo con forza rappresentato ai vertici regionali e alle istituzioni competenti di non lasciare soli, al proprio destino, quei lavoratori in esubero bensì di attivarsi per il mezzo del progetto Gol e di tutte le politiche attive del lavoro disponibili allo stato attuale, traguardando i necessari percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro". (ANSA).
   

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