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Il premier macedone critica i 'doppi standard' della Ue

Mickoski, 'tutti a difesa Ucraina ma in silenzio su Skopje'

Il premier macedone critica i 'doppi standard' della Ue

Redazione Ansa

(ANSA) - SKOPJE, 16 FEB - Il premier macedone Hristijan Mickoski ha criticato i doppi standard che a suo dire esistono nell'Unione europea in fatto di difesa dei diritti umani e dell'identità dei popoli. "Quando la Russia attacca e nega l'identità ucraina, noi tutti facciamo sentire la nostra voce, critichiamo e lottiamo per i diritti del popolo ucraino e contro tale aggressione senza precedenti. Ma quando il parlamento di uno stato membro dell'Unione europea attacca e nega l'dentità macedone e la mia lingua madre, il macedone, allora tutti taccioni", ha detto Mickoski intervenendo oggi a un panel sui Balcani alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera.
    Chiaro il riferimento alla Bulgaria, con la quale la Macedonia del Nord è impegnata da anni in una disputa storica, identitaria e linguistica. Nonostante il negoziato di adesione tra Skopje e la Ue si sia formalmente aperto oltre due anni fa, i colloqui non sono mai cominciati concretamente per il blocco attuato da Sofia, che chiede il riconoscimento ufficiale della minoranza bulgara in Macedonia del Nord e la sua inclusione nella costituzione macedone. Punto questo che trova la resistenza dell'attuale dirigenza nazionalista di Skopje, sia il governo di Mickoski sia la presidente Gordana Siljanovska-Davkova, entrambi su posizioni fortemente conservatrici.
    Osservando come il percorso di Skopje verso la Ue sia iniziato molto prima dell'Albania e anche della Croazia, Mickoski ha affermato che per la Macedonia del Nord il sistema meritocratico è solo una favola. "Siamo vittime della bilateralizzazione e il nostro percorso di avvicinamento alla Ue è molto complesso", ha detto il premier, per il quale "invece di portare l'Europa nei Balcani, abbiamo portato i Balcani in Europa. Purtroppo ci sono Paesi membri Ue della regione balcanica che hanno portato controversie bilaterali a Bruxelles, invece di portare i valori di Bruxelles nei Balcani".
    Mickoski ha quindi fatto riferimento all'intevento alla Conferenza del vicepresidente americano J.D. Vance, che ha attaccato le democrazia europee accusando l'Europa di allontanarsi dai suoi principii democratici fondamentali. "Sento commenti secondo cui il discorso di Vance sarebbe stata una grave ingerenza negli affari interni. Ma i cambiamenti di nome, di bandiera, di valuta non sono forse interferenze negli affari interni di un Paese sovrano? Per quanto tempo ancora dovremo subire doppi standard? Qui non siamo parlando di un processo basato sul merito, stiamo parlando di controversie bilaterali che non dovrebbero avere nulla a che fare con i valori europei", ha osservato il premier macedone. (ANSA).
   

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