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Tabarelli, 'il dominio del petrolio resterà a lungo'

'Nonostante gli sforzi per la transizione energetica'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 18 OTT - Nonostante gli sforzi impressi dalla transizione energetica e la volontà di conseguirla, "il dominio del petrolio è destinato a restare molto a lungo". A sostenerlo è Davide Tabarelli, fondatore e presidente di Nomisma energia, intervenuto al ciclo di incontri organizzati dal gruppo Tal per i 60 anni di attività. Tal gestisce l'Oleodotto Transalpino, (753 km) che dal porto di Trieste provvede al fabbisogno petrolifero di Austria (90%), Germania (100%) e Repubblica Ceca (50%). Per Tabarelli si moltiplicano gli annunci su iniziative per la transizione energetica ma "la domanda di petrolio resterà alta a lungo", anche perché molte iniziative sono "ostacolate dalle compagnie petrolifere". Ci sono comunque molti esempi positivi come la trasformazione delle raffineria in "bioraffinerie, fatto dall'Eni a Marghera e a Gela, e presto a Livorno". Tuttavia, se il "sistema di 'tubi' in Italia è tra i migliori al mondo" considerando anche le infrastrutture energetiche che viaggiano dall' Africa verso l'Italia, un impegno da mantenere è di "provare a fare l'idrogeno". Queste, i biocarburanti, l'elettrificazione (ma "dobbiamo farla l'elettricità per elettrificare"), sono alternative valide e da sviluppare. Tenendo bene in mente che "il petrolio ha una densità energetica che nessun altro prodotto ha ed è facilmente trasportabile", ed è questo un fattore dominante. "La quantità di energia che c'è in un litro di benzina è 12 chilowattora", ha segnalato Tabarelli che ha indicato anche l'opzione nucleare contro la quale c'è diffusa diffidenza. Però, "non volete il nucleare? Allora tenete acceso il cellulare solo di giorno e quando c'è il sole", ammonisce Tabarelli riferendosi ai limite dell'energia solare. Durante l'incontro un ambientalista ha protestato mostrando uno striscione ed è stato subito allontanato. "I giovani - ha commentato Tabarelli - sentono forte questa tensione ma la transizione, appunto, non è facile".
    Gli ha fatto eco la giornalista del Sole 24 Ore Sissi Bellomo: "I veicoli elettrici ci risparmieranno 12 milioni di barili di petrolio al giorno entro il 2035", ma "la plastica sarà ancora molto diffusa". (ANSA).
   

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