(ANSA) - BRUXELLES, 27 MAR - L'Ue boccia l'iniziativa
dell'Alto rappresentante per la Bosnia-Erzegovina, Christian
Schmidt, di imporre d'autorità delle modifiche alla legge
elettorale del Paese balcanico, una delle questioni più divisive
in Bosnia. La decisione è stata annunciata ieri dal cosiddetto
'guardiano degli accordi di pace', autorità incaricata di
vigilare sull'attuazione degli accordi di Dayton che misero fine
alla guerra negli anni Novanta, e per questo dotata di ampi
poteri esecutivi, incluso quello di imporre decisioni vincolanti
alle amministrazioni locali. In merito all'azione intrapresa da
Schmidt, l'Ue ricorda che "i suoi poteri esecutivi dovrebbero
essere utilizzati solo come misura di ultima istanza contro atti
illeciti irreparabili" e sottolinea che "un'ampia supervisione
internazionale è incompatibile con il futuro europeo" di
Sarajevo, si legge in una nota di Peter Stano, portavoce del
capo della diplomazia europea, Josep Borrell. Pur reiterando la
necessità che le autorità della Bosnia-Erzegovina "attuino le
riforme necessarie garantendo che le elezioni si svolgano in
linea con gli standard europei", l'Ue ha espresso "una forte
preferenza affinché il Parlamento della Bosnia-Erzegovina si
assuma le proprie responsabilità e adotti queste riforme, come i
leader della coalizione statale si sono impegnati a fare in
tempo per l'attuazione durante le elezioni municipali di
ottobre". Bruxelles si aspetta quindi che "tutte le parti
interessate agiscano in modo responsabile e diano prova di
moderazione nel periodo a venire" e ribadisce l'impegno a
"collaborare con le autorità della Bosnia-Erzegovina per
avanzare sul percorso europeo" in linea con la decisione della
scorsa settimana dei leader europei di avviare i negoziati di
adesione. (ANSA).
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