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Ue, la Bosnia deve soddisfare condizioni per avvio negoziato

Varhelyi a Sarajevo, porte aperte dell'Unione ma serve impegno

Redazione Ansa

(ANSA) - SARAJEVO, 04 GIU - Il commissario europeo all'allargamento Oliver Varhelyi, da ieri a Sarajevo per il terzo forum politico ad alto livello sull'integrazione europea, ha detto che la Bosnia-Erzegovina deve soddisfare le condizioni stabilite dal Consiglio europeo nel marzo scorso e accelerare sull'attuazione delle riforme se vuole progredire sulla strada verso l'adesione alla Ue. E' fondamentale - ha osservato il commissario - adottare in particolare le leggi sui tribunali, sul consiglio superiore delle procure, sulla protezione dei dati personali e quella sul controllo delle frontiere affinchè venga approvato il cosiddetto quadro negoziale, che rappresenta il primo passo verso l'avvio dei negoziati veri e propri per l'adesione all'Unione Europea. Il via libera al negoziato era giunto lo scorso marzo da parte del Consiglio europeo. "Ora è il momento in cui tutta la Bosnia-Erzegovina dovrebbe adempiere ai propri obblighi e difendere la via europea perché le nostre porte sono aperte", ha affermato Varhelyi. A suo dire la Ue è pronta a proporre l'adozione urgente di questo quadro, ma allo stesso tempo tutti in Bosnia-Erzegovina devono lavorare affinché il Paese soddisfi le restanti condizioni. "L'Unione europea è pronta a versare prima dell'estate alla Bosnia-Erzegovina la prima tranche di 70 milioni di euro dei fondi del Piano Ue per i Balcani occidentali, pari a circa 138 milioni di marchi bosniaci convertibili, se il bilancio delle istituzioni verrà adottato.
    Spero che la coalizione di governo sarà in grado di farlo rapidamente", ha aggiunto il commissario. Varhelyi ha sottolineato che l'Unione Europea è molto soddisfatta degli sforzi di riforma che hanno preceduto la decisione di avviare i negoziati, ma ora è necessario che tutti gli attori intensifichino i loro sforzi invece di proseguire con i disaccordi politici quotidiani. Alla conferenza di Sarajevo hanno preso parte Johann Sattler, capo della delegazione dell'Unione europea in Bosnia-Erzegovina, Borjana Krišto, presidente del Consiglio dei ministri, i suoi supplenti, membri del Collegium, delegati in entrambe le Camere dell'Assemblea parlamentare, i primi ministri delle due entità e i responsabili dei dieci cantoni della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, oltre al sindaco del distretto autonomo di Brčko. (ANSA).
   

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