(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 19 SET - Nulla osta del Vaticano
al culto di Medjugorje per i suoi "frutti positivi". L'ok arriva
dalla Dottrina della Fede con il placet del Papa.
"È arrivato il momento di concludere una lunga e complessa
storia attorno ai fenomeni spirituali di Medjugorje. Si tratta
di una storia in cui si sono susseguite opinioni divergenti di
Vescovi, teologi, commissioni e analisti", esordisce nel
documento il Prefetto della Dottrina della Fede, il cardinale
Victor Manuel Fernandez. I fedeli, che sono aumentati di anno in
anno, con un'unica pausa per il Covid come avvenuto in tutti i
luoghi di culto, attendevano infatti da 43 anni il verdetto
della Santa Sede. Lavorò sul dossier anche una Commissione
guidata dal cardinale Camilo Ruini ma la pronuncia arriva solo
ora grazie alle nuove regole che sulle apparizioni consentono
non solo un semplice 'sì' o 'no' ma anche un ventaglio di
differenti risposte. Nel caso di Medjugorje la lunga nota del
Vaticano elenca i "frutti positivi", "abbondanti", "diffusi",
"tanto belli", con gente che si converte, che decide di
abbracciare la vita religiosa o anche semplicemente di tornare a
pregare. Questo però "non implica dichiarare come autentici i
presunti eventi soprannaturali". Nel documento quindi non si
parla di apparizioni ma tuttavia si esaminano i "presunti
messaggi", la maggior parte dei quali è considerato coerente con
la dottrina cattolica. "È importante chiarire sin dall'inizio
che le conclusioni di questa Nota non implicano un giudizio
circa la vita morale dei presunti veggenti", si precisa ancora.
E in ogni caso i doni spirituali - spiega ancora l'ex
Sant'Uffizio nel documento approvato dal Papa - "non esigono
necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per
poter agire". Al tempo stesso avere concesso il "nulla osta"
implica che non sono state evidenziate falsificazioni o
mitomanie. In altri casi - uno su tutti Trevignano - la
bocciatura del Vaticano è stata senza appello e si è chiaramente
parlato di "non soprannaturalità" del fenomeno con il
conseguente divieto per i fedeli di continuare a seguire tali
manifestazioni. Il documento su Medjugorje in pratica sorvola
sui veggenti, chiedendo solo ai fedeli di non fare pellegrinaggi
con il solo scopo di incontrarli. Più severo era stato invece il
Rapporto della Commissione Ruini che, pur precisando che non
c'erano elementi di immoralità nelle sei persone che dal 1981
dicono di vedere la Madonna, evidenziava "un rapporto per alcuni
aspetti ambiguo con il denaro". Il Vaticano parla anche di
"necessari chiarimenti": "Alcuni pochi messaggi si allontanano
da questi contenuti così positivi ed edificanti e sembra persino
che arrivino a contraddirli. È conveniente stare attenti perché
questi pochi elementi confusi non mettano in ombra la bellezza
dell'insieme". Infine la Dottrina della Fede fornisce le
indicazioni operative: "Il Vescovo di Mostar‒Duvno emetterà il
corrispondente decreto. Il Visitatore Apostolico a carattere
speciale per la parrocchia di Medjugorje, che continuerà a
svolgere le funzioni a lui affidate, dovrà verificare che, in
ogni pubblicazione che raccolga dei messaggi, venga inclusa la
presente Nota come Introduzione". Quanto a tutti gli altri
vescovi, sono chiamati ad "apprezzare il valore pastorale e a
promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale" ma
"valutando prudenzialmente quanto accade nel proprio territorio,
resta comunque ferma la potestà di ogni Vescovo diocesano di
decidere al riguardo". Infatti "pur essendo ampiamente diffusi
in tutto il mondo i frutti positivi di questo fenomeno
spirituale, ciò non nega che possano esserci dei gruppi o delle
persone che, utilizzando inadeguatamente questo fenomeno
spirituale, agiscano in un modo sbagliato". (ANSA).
Papa su Medjugorje, ok a culto ma non si va per i veggenti
Nulla osta all'esperienza spirituale, 'i frutti sono positivi'