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Bosnia, 15enne che ha ucciso un agente ha urlato 'Allahu Akbar'

Lo ha riferito l'altro poliziotto rimasto ferito

Redazione Ansa

(ANSA) - SARAJEVO, 31 OTT - Il 15enne estremista islamico che nei giorni scorsi in Bosnia-Erzegovina ha ucciso a coltellate un poliziotto ha urlato 'Allahu Akbar' nel momento di fare irruzione nella stazione di polizia di Bosanska Krupa. Lo ha detto l'altro agente rimasto gravemente ferito nell'assalto, che era stato subito definito 'atto terroristico' dalle autorità locali. In dichiarazioni al quotidiano Dnevni Avaz dopo la sua uscita dall'ospedale di Bihac, l'agente rimasto ferito ha raccontato i particolari dell'assalto del 24 ottobre scorso al commissariato in cui era in servizio con il collega, morto nell'attacco del giovane islamista, che brandendo un coltello ha gridato 'Takbir, Allahu Akbar'. L'aggressore, ha precisato, indossava una felpa con cappuccio che impediva di vedere il suo volto. "Dico tutta la verità", ha sottolineato l'agente auspicando che su tale grave vicenda venga fatta giustizia. Il 15enne autore dell'assalto, definito dalle autorità un fanatico religioso aderente a una cellula del movimento wahabita, è attualmente in custodia cautelare. In base alla legge bosniaca i minori di 16 anni non possono essere ritenuti penalmente responsabili. La polizia, in operazioni condotte dopo l'uccisione del poliziotto, ha arrestato otto persone anch'esse collegate all'estremismo islamico e ritenute coinvolte nell'assalto al commissariato di Bosanska Krupa. (ANSA).
   

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