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Scontro Belgrado-Pristina su sostegno al terrorismo

'Vucic dietro l'attacco a Banjska'. 'Pure menzogne e calunnie'

Redazione Ansa

(ANSA) - BELGRADO, 17 LUG - Nuovo duro scontro fra Belgrado e Pristina, con accuse reciproche di sostenere il terrorismo e l'illegalità. Il ministro della difesa serbo Bratislav Gasic e il capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo Petar Petkovic hanno respinto con sdegno, definendole false e calunniose, le affermazioni del ministro dell'interno kosovaro Xelhal Svecla secondo cui in Serbia, con l'appoggio dell'Esercito, sarebbero attivi campi di addestramento di terroristi, come quelli entrati in azione lo scorso anno a Banjska, nel nord del Kosovo.
    Un'azione armata questa, secondo Svecla, il cui mandante sarebbe stato lo stesso presidente serbo Aleksandar Vucic. "Sul territorio della Serbia, a differenza del territorio sotto il controllo di Pristina, non si sono mai addestrati nè si addestrano terroristi. I terroristi in Serbia vengono arrestati e processati, mentre a Pristina girano liberamente, si occupano di lucrosi affari o espletano funzioni pubbliche", ha detto il ministro Gasic. I poligoni dell'Esercito serbo, ha aggiunto, vengono utilizzati esclusivamente per le sue necessità, e tutte le altre informazioni e le presunte prove da parte di Svecla sono solo menzogne e falsità. Gasic ha quindi rinfacciato alla dirigenza kosovara di armare e addestrare formazioni paramilitari, in violazione della risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza dell'Onu.
    "Il compito di tali gruppi armati illegali è quello di terrorizzare i serbi del Kosovo e di attuare in definitiva una pulizia etnica di quel territorio ai danni della popolazione non albanese. E gli effetti di tale opera criminale è nota a tutti", ha affermato il ministro della difesa. Di tono analogo le dichiarazioni di Petkovic, per il quale sono una enorme menzogna le affermazioni secondo cui il presidente Vucic sarebbe stato il mandante dell'attacco armato di un gruppo di serbi a una pattuglia di polizia kosovara lo scorso settembre a Banjska, nel nord del Kosovo. "L'unica prova che esiste è la persecuzione dei serbi da parte (del premier kosovaro Albin) Kurti e di Svecla.
    Banjska è stata la conseguenza del terrore contro i serbi. E per voi Vucic è colpevole poichè vuole mantenere la pace e si preoccupa del suo popolo", ha detto Petkovic. (ANSA).
   

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