(ANSA) - STRASBURGO, 24 LUG - La Polonia deve mettere fine ai
respingimenti dei migranti verso la Bielorussia e non approvare
la legge, attualmente in discussione al Senato, che propone di
esentare dalla responsabilità penale alcuni agenti delle forze
dell'ordine collocati nelle zone di confine che, in determinate
condizioni e in situazioni di urgenza, fanno uso diretto della
forza o di armi da fuoco in violazione delle norme in vigore.
A chiederlo è il commissario dei diritti umani del Consiglio
d'Europa, Michael O'Flaherty, in due lettere inviate al premier
polacco, Donald Tusk, e al maresciallo del senato, Malgorzata
Kidawa-Blonska.
Il commissario ha espresso "preoccupazione per il persistere
della pratica dei rimpatri sommari di persone sul confine con la
Bielorussia, in contraddizione con gli obblighi della Polonia in
materia di diritti umani internazionali" e chiede alle autorità
di "garantire che tutte le leggi e le pratiche relative alla
situazione su questo confine siano conformi agli standard del
Consiglio d'Europa in materia di diritti umani".
Riserve anche per la legge che riguarda le forze dell'ordine,
che secondo O'Flaherty "se adottata, può creare un quadro
giuridico e politico che disincentiva gli agenti dispiegati
nelle zone di confine, o in altre situazioni che rientrano nel
campo di applicazione del testo, ad agire nel rispetto delle
norme sulla proporzionalità nell'uso della forza e delle armi da
fuoco". (ANSA).
Strasburgo richiama Varsavia, 'rispetti i diritti dei migranti'
'Preoccupazione per rimpatri sommari'