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Forum Karpacz, diplomazia sportiva strumento per i governi

Mancini (Rome business school), rischio manipolazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - KARPACZ, 06 SET - La diplomazia sportiva è un "potente strumento nelle mani dei governi, capace di veicolare valori positivi e di promuovere una visione di unità globale, ma allo stesso tempo soggetta a manipolazioni per fini meno nobili". A sostenerlo è il direttore del Centro di Ricerca della Rome Business School ed esperto di sport governance, Valerio Mancini, nel corso del panel di discussione 'Il grande gioco - A che cosa serve la diplomazia sportiva oggi?' durante il 33/o Forum Economico di Karpacz.
    Mancini è co-autore insieme a Narcís Pallarès-Domènech e Alessio Postiglione del libro Calcio, Politica e Potere (Mondo Nuovo, 2023), tradotto quest'anno in spagnolo e catalano. "Il calcio, con la sua capacità di raggiungere miliardi di persone - ha sottolineato - viene utilizzato per rafforzare l'immagine di Stati autocratici che cercano di legittimarsi attraverso i valori democratici e inclusivi dello sport. Il Qatar, ad esempio, utilizza il Paris Saint-Germain per attrarre investimenti dall'Europa: persino la Cina ha intrapreso un vasto progetto per creare il campionato più ricco del mondo, con l'obiettivo di vincere i mondiali entro il 2050, in parallelo al suo piano di diventare la principale potenza mondiale" "Dai grandi campionati europei ai Mondiali - ha concluso Mancini - il calcio è ormai parte integrante delle dinamiche politiche mondiali. Non solo rafforza l'identità nazionale, ma permette ai paesi di proiettare la propria influenza oltre i confini". (ANSA).
   

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