(ANSA) - BELGRADO, 03 GIU - Le elezioni locali in Serbia sono
state caratterizzate da "condizioni di disparità e da una
ridotta competitività". E' quanto rilevano gli osservatori
internazionali dell'Osce secondo cui "le libertà fondamentali
sono state rispettate e agli elettori è stata offerta un'ampia
gamma di opzioni politiche, ma la diffusa pressione sui
dipendenti del settore pubblico e l'uso improprio delle risorse
pubbliche hanno sollevato interrogativi sulla possibilità per
gli elettori di fare liberamente la loro scelta".
Gli osservatori internazionali dell'Ufficio per le
istituzioni democratiche e i diritti umani dell'Osce rilevano
inoltre "il predominio del partito al governo e la
frammentazione dell'opposizione hanno ridotto la competitività,
mentre le accuse di pressioni diffuse sui dipendenti del settore
pubblico e di uso improprio delle risorse pubbliche hanno
favorito la coalizione di governo".
Circa 4,2 milioni di elettori hanno potuto votare alle
elezioni di ieri. La giornata elettorale si è svolta nel
complesso senza intoppi, ma gli osservatori hanno notato
"numerosi problemi con la segretezza del voto, nonché diversi
casi di gravi irregolarità, tra cui l'acquisto di voti e casi
isolati di violenza". Gli osservatori hanno generalmente
valutato positivamente il conteggio e la tabulazione. Inoltre,
sempre secondo gli osservatori Osce "i media del servizio
pubblico e le emittenti private nazionali hanno favorito in
larga misura i funzionari pubblici e i partiti di governo,
mentre la copertura dell'opposizione sui canali privati è stata
spesso negativa". Resistono infine "preoccupazioni di lunga
data, tra cui le minacce e le intimidazioni nei confronti dei
giornalisti, le azioni legali strategiche contro i giornalisti
investigativi e l'impunità per i crimini commessi contro di
loro". (ANSA).
Osce, in Serbia disparità e ridotta competitività a voto
Pressioni su dipendenti pubblici favorirono coalizione governo