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Serbia, per crollo stazione nuove tensioni a Novi Sad

Protesta opposizione con blocco della procura.Interviene polizia

Redazione Ansa

(ANSA) - BELGRADO, 19 NOV - Nuove tensioni oggi a Novi Sad, dove attivisti dell'opposizione hanno bloccato per l'intera mattinata gli ingressi dell'edificio del tribunale e della procura chiedendo la rapida individuazione dei responsabili del tragico crollo del primo novembre alla locale stazione ferroviaria, il cui bilancio è stato di 15 morti. Due feriti sono ancora in condizioni molto gravi. I dimostranti chiedevano al tempo stesso il rilascio degli attivisti arrestati nel corso dei violenti disordini del 5 novembre, quando in una manifestazione antigovernativa sono stati gravemente danneggiati la sede del Municipio di Novi Sad e alcune sezioni del partito conservatore Sns al governo. Per togliere i blocchi alla sede della procura e respingere i dimostranti è intervenuta a più riprese la polizia, con momenti di tensione, spintoni, manganellate e limitati tafferugli. Nel pomeriggio i manifestanti hanno accettato di porre fine alla protesta, che non ha fatto registrare ulteriori incidenti. Dure le critiche da parte del governo, a cominiciare dal premier Milos Vucevic e dalla presidente del parlamento Ana Brnabic, che hanno accusato l'opposizione di puntare al caos, di non rispettare il dolore dei familiari delle vittime, di far uso solo di metodi violenti e di voler speculare e strumentalizzare a fini politici il tragico incidente alla stazione. Sul crollo della tettoia esterna della stazione di Novi Sad sono in corso indagini per accertare cause e responsabilità, finora sono state interrogate una settantina di persone, e pochi giorni dopo l'incidente si era dimesso il ministro dei trasporti e infrastrutture Goran Vesic, assumendosi la responsabilità morale e politica. (ANSA).
   

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