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Serbia, prosegue e si allarga la protesta degli studenti

Solidarietà da altre categorie. Cortei e blocchi stradali

Redazione Ansa

(ANSA) - BELGRADO, 13 DIC - In Serbia proseguono e si allargano le proteste degli studenti universitari che contestano le autorità per un presunto scarso impegno nel fare piena luce sulle responsabilità nel crollo alla stazione di Novi Sad che il primo novembre scorso ha causato 15 morti.
    Da Belgrado, dove continua il blocco di varie facoltà universitarie, la protesta si è estesa ad altre città del Paese, e agli studenti si sono associati professori, attori, esponenti del mondo della cultura e dell'istruzione, agricoltori e rappresentanti di altre categorie, anch'essi insoddisfatti dell'operato di governo e presidente, oltre che per le loro condizioni economiche e sociali. Ai manifestanti hanno dato il oro appoggio alcuni dei leader dell'opposizione, scesi anch'essi in strada a protestare. Sia nella capitale che nella altre località interessate dalle agitazioni vi sono stati in giornata cortei spontanei e improvvisi blocchi stradali che hanno provocato proteste di automobilisti e cittadini sui mezzi pubblici. L'agitazione avviata dagli studenti nelle scorse settimane prosegue nonostante le autorità abbiano accolto le due principali loro richieste: la pubblicazione dell'intera documentazione del ministero dell'edilizia e infrastrutture relativa alla ristrutturazione della stazione di Novi Sad, conclusa poche settimane prima dell'incidente, cosa questa avvenuta tra ieri e oggi con quasi 200 documenti e incartamenti resi di dominio pubblico sul sito del governo, e l'aumento del 20% delle sovvenzioni statali al settore universitario.
    Presidente e governo ritengono a questo punto che si tratti di una protesta con motivazioni politiche sostenuta dall'opposizione, e non di richieste specifiche del movimento degli studenti. (ANSA).
   

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