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Ucraina: Gravina, esodo russo dall'Occidente

Ricercatrice di storia contemporanea, 'fotografia della fine'

Redazione Ansa

(ANSA) - KARPACZ, 07 SET - "La guerra della Russia all'Ucraina sancisce l'esodo della Russia dall'Occidente. Questo compimento riguarda tutti gli aspetti della Russia futura: dall'ambito internazionale, a quello sociale, economico e individuale". Lo ha detto la ricercatrice di Storia Contemporanea presso l'Università 'La Sapienza' di Roma e la Fondazione Luigi Einaudi, Renata Gravina, nel corso del dibattito 'La Russia contro il resto del mondo - il futuro nell'arena internazionale e la situazione socio-economica interna' al 32/o Forum Economico di Karpacz.
    "Per quanto riguarda il ruolo della Russia nell'ordine internazionale - ha spiegato - la linea neo-eurasiatica di Aleksandr Dugin simboleggia il ruolo della Russia come attore internazionale. Sebbene lo scenario della guerra e delle relazioni internazionali sia in continua evoluzione, l'aspetto più rilevante dell'atteggiamento russo sembra essere infatti il definitivo avvicendamento da parte della Russia verso l'Asia, atteggiamento andatosi più chiaramente delineando anche attraverso il nuovo formato BRICS plus. L'esaltazione della Russia come Stato-civiltà avente un destino speciale (Osobyi put') ha tormentato la Russia fin dai tempi di Pietro il Grande.
    Ma questa guerra ha compiuto una sorta di definitivo abbandono dell'Occidente, fotografando la fine del rapporto con l'Europa".
    "Questa attitudine - ha sottolineato - non rappresenta chiaramente una idea condivisa da tutti i russi, molti dei quali continuano a sentirsi europei. Tuttavia, la forte diaspora e l'atteggiamento di rassegnazione (il cosiddetto nichevismo) da parte della società russa mostrano un quadro che non sembra destinato a cambiare nei prossimi anni". (ANSA).
   

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