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Ministro dell'Interno bosniaco respinto alla frontiera croata

Aveva cercato di utilizzare un valico riservato ai frontalieri

Redazione Ansa

(ANSA) - SARAJEVO, 20 LUG - Il ministro dell'interno della Federazione croato-musulmana, una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina (l'altra è la Republika Srpska), è stato respinto alla frontiera con la Croazia poichè non aveva i documenti idonei per l'ingresso nel Paese vicino, che fa parte dell'Unione europea. Secondo quanto si è appreso, il ministro Ramo Isak, per evitare le lunghe code che si registrano in questo periodo estivo ai valichi di confine più frequentati, ha cercato di utilizzare un posto di frontiera destinato al traffico frontaliero e utilizzato esclusivamente al passaggio della popolazione locale di Bosnia-Erzegovina e Croazia. Il ministro lo sapeva, ma ha cercato comunque di provare. La polizia di frontiera bosniaca lo ha lasciato passare, ma i colleghi croati lo hanno respinto. E non lo ha aiutato il suo passaporto diplomatico. Per legge, i ministri del governo della Federazione croato-musulmana hanno diritto al passaporto diplomatico. (ANSA).
   

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