(ANSA) - SARAJEVO, 07 DIC - Nuove polemiche e screzi
diplomatici per una visita che il premier kosovaro Albin Kurti
sta compiendo da giovedì sera a Sarajevo. I serbo-bosniaci, che
non riconoscono l'indipendenza del Kosovo, ritengono tale visita
una provocazione, protestano e accusano i rappresentanti croati
e bosgnacchi di concedere a Kurti lo spazio e il ruolo riservati
ai leader di Paesi sovrani.
"I membri della presidenza Zeljko Komsic e Denis Becirovic
hanno abusato nell'uso dell'edificio della presidenza per una
visita privata di Albin Kurti. La Bosnia-Erzegovina non
riconosce il Kosovo e se volevano socializzare e stare insieme
sarebbero dovuti andare in uno dei caffè di Sarajevo, non nella
sede di una istituzione comune", ha affermato Cvijanovic.
Successivamente Kurti ha incontrato i componenti del governo
di Bosnia-Erzegovina, fra i quali tuttavia mancavano i tre
ministri di etnia serba. Proteste per la visita di Kurti a
Sarajevo sono giunte anche dalla dirigenza serba a Belgrado. La
Bosnia-Ezegovina non ha finora riconosciuto il Kosovo
indipendente per l'opposizione della Republika Srpska, l'entità
a maggioranza serba del Paese balcanico, mentre l'altra entità,
la Federazione croato-musulmana, è favorevole a riconoscere
Pristina. Anche l'accordo che abolirebbe il regime dei visti tra
il Kosovo e la Bosnia-Erzegovina non è stato ancora ratificato,
e a bloccarlo sono sempre i rappresentanti della Republika
Srpska. Il visto per i cittadini del Kosovo che intendono
recarsi in Bosnia-Erzegovina viene peraltro rilasciato solo in
casi eccezionali, con la firma del ministro degli esteri
bosniaco. Le domande di visto per i kosovari in
Bosnia-Erzegovina possono essere presentate a Belgrado, Skopje e
Podgorica a un costo di 31 euro. Da parte loro, i cittadini
bosniaci per recarsi in Kosovo hanno bisogno, oltre al visto, di
una lettera di garanzia o di una prenotazione alberghiera, o di
un contratto di lavoro. il visto costa 40 euro e viene
rilasciato dall'ambasciata del Kosovo a Zagabria. (ANSA).
Kurti a Sarajevo, proteste e polemiche dei serbi
Serbo-bosniaci boicottano gli incontri del premier kosovaro