(ANSA) - ROMA, 11 DIC - I partiti pro-europei della Romania
hanno raggiunto un accordo per formare una maggioranza di
governo che escluda la destra e potenzialmente sostenga un unico
candidato per la ripetizione delle elezioni annullate venerdì
dalla Corte Suprema per sospetti di ingerenze filorusse. Lo
riporta il Guardian.
Ad annunciare l'accordo per un programma comune di governo e
per un candidato unitario alle nuove elezioni presidenziali in
Romania sono stati il Partito socialdemocratico (Psd), il
Partito liberale (Pnl), l'Unione Salvate la Romania (Usr, il
Partito della minoranza ungherese (Udmr) e il gruppo
parlamentare delle minoranze nazionali. "Oggi, le formazioni
filoeuropeiste Pds, Pnl Usr, Udmr e il gruppo parlamentare delle
minoranze nazionali annunciano il loro fermo impegno a formare
una maggioranza filoeuropeista nel parlamento romeno, un governo
filoeuropeista, e ad appoggiare un possibile candidato comune
filoeuropeista alle elezioni presidenziali", si legge in un
comunicato diffuso dai media locali a Bucarest. In esso si
aggiunge che tali formazioni intendono lavorare a un programma
comune basato sullo sviluppo e sulle riforme. A questo scopo è
stato deciso di creare una commissione comune per la messa a
punto di un programma di governo, oltre a gruppi di lavoro in
vari campi. Tra gli obiettivi, fra l'altro, una riduzione delle
spese pubbliche e della burocrazia nella pubblica
amministrazione. Dopo la clamorosa decisione della Corte
costituzionale di annullare il secondo turno delle
presidenziali, a soli due giorni dal ballottaggio dell'8
dicembre fra il candidato dell'ultradestra Calin Georgescu e la
moderata di centrodestra Elena Lasconi - con pesanti sospetti di
irregolarità informatiche e ingerenze russe nel processo
elettorale a sostegno di Georgescu - la situazione in Romania
resta fluida e per molti versi incerta. Sarà il nuovo governo,
che deve ancora formarsi, a stabilire tempi e modi delle nuove
elezioni presidenziali, il cui iter ricomincerà da zero, con la
presentazione di nuove candidature e programmi. Non si sa ancora
se Georgescu, esponente filorusso che ha definito la decisione
dell'Alta Corte un 'colpo di stato', potrà nuovamente
candidarsi, contando sul sostegno dell'estrema destra che in
parlamento raccoglie oltre il 30%. Si presume pertanto che alle
urne non si andrà prima della prossima primavera. Dal canto suo
il presidente uscente, il liberale Klaus Iohannis, il cui
mandato scadrà formalmente il 21 dicembre prossimo, ha
annunciato che resterà in carica fino all'elezione di un suo
successore. (ANSA).
'Partiti pro-Ue si coalizzano in Romania in vista del voto'
Guardian, governo e candidato comune contro destra filorussa