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Forum Karpacz, proposte per lo sviluppo del calcio femminile

Ex calciatrice e ds Carissimi, permettere la scelta alle bambine

Redazione Ansa

(ANSA) - KARPACZ, 04 SET - "Il filo conduttore e la più grande sfida oggi è creare opportunità: innanzitutto cercare di abbattere quelle che sono delle barriere culturali dove tradizionalmente sono state delineate delle aree, anche sport, posizioni, ruoli e lavori da uomini e da donne - la danza era per le bambine il calcio era per i ragazzi - quindi andare oltre questi retaggi culturali". Lo ha sottolineato l'ex calciatrice e attuale direttore sportivo e responsabile dell'area Women del Genoa, Marta Carissimi, intervenendo a margine del panel di discussione "Il campo delle pari opportunità: in gioco per lo sviluppo del calcio femminile" durante il 33/o Forum Economico di Karpacz (Polonia).
    "Creare quindi l'opportunità - ha aggiunto - per le bambine di poter scegliere: c'è bisogno di un lavoro integrato dove interagiscano tutti gli attori, non solo quelli legati al calcio come lo stato la federazione e i club, ma anche le aziende e i media con un lavoro di concerto per creare una diversa prospettiva del calcio femminile. Le scuole in questo aiutano tanto perché veicolano valori, inclusione sociale e pari opportunità; dall'altra parte creare dei modelli riferimento nelle quali le bambine possano riconoscersi e immaginare un futuro da atleta, allenatrice, direttore sportivo".
    Secondo la giornalista sportiva colombiana Ana Maria Navarrete Castro, "gli stereotipi sono una sfida di tutta la vita, non solamente nel calcio: credo che nel caso specifico bisogna parlarne attraverso la stampa e i social media, cercando di attirare i tifosi attraverso l'opportunità di vedere più calcio femminile". "Bisogna presentarlo in maniera diversa - ha sottolineato - evidenziando le caratteristiche delle donne in questo sport; questa differenza è meravigliosa, perché non vogliamo fare le cose come gli uomini, non è realistico pensarlo. I tifosi sono il motore per una crescita di tutto il movimento: dobbiamo accettare il fatto che ci vorrà ancora del tempo per realizzare questo obiettivo". (ANSA).
   

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