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Mattarella, Nova Gorica e Gorizia un segno di speranza per l'Ue

'La cultura apre alla valorizzazione delle preziose diversità'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 08 FEB - "Nova Gorica e Gorizia simbolo della nuova Europa: la libertà, dove prima un muro chiudeva e impediva. L'amicizia, dove prima vigeva una forzata separazione.
    La cooperazione, dove prima resisteva la diffidenza. Nova Gorica e Gorizia sono un segno di speranza in un continente ferito dal ritorno tragico della guerra e sfidato da impetuosi mutamenti".
    E' un passaggio dell'intervento del presidente Sergio Mattarella pubblicato oggi dai quotidiani del gruppo Nem in occasione dell'inaugurazione di Go!2025.
    Il capo dello Stato esprime "speranza che l'Europa continui a essere fedele a sé stessa, alle ragioni di pace che l'hanno voluta, ai grandi ideali di umanità, di democrazia, di eguaglianza di diritti, di solidarietà che costituiscono le fondamenta della sua civiltà. L'umanesimo che dell'Europa è la lingua con la quale può dialogare nel mondo anche in questo cambiamento d'epoca". Da questo punto di vista, "insieme, Repubblica di Slovenia e Repubblica Italiana, siamo stati capaci di scrivere una nuova pagina della storia europea" e la "cultura può nutrire riconciliazione e aprire la strada nuova della valorizzazione delle peculiarità e delle preziose diversità di ciascuno". "L'unione moltiplica le opportunità per essere padroni dell'avvenire, prosciugando i sentimenti di ostilità che gli orrori delle guerre del Novecento avevano lasciato in eredità", continua il presidente. Se la civiltà europea è "costruire insieme il futuro, traendo energia dalla ricchezza delle pluralità delle nostre esperienze, delle nostre comunità.
    E la cultura è frutto delle dinamiche della vita di comunità che, sempre più, uniscono i loro destini. Chi meglio delle identità di Nova Gorica e Gorizia può rappresentare e interpretare in Europa queste aspirazioni?". Insomma, "Nova Gorica e Gorizia saranno, nel corso di questo 2025, un lume nel cammino dell'Unione europea. Italia e Slovenia ne sono, legittimamente, orgogliose", conclude Mattarella. (ANSA).
   

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