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Studio, avanzata destre non cambierà l'Ue, sovranisti divisi

Solo 15% elettori FdI crede che Meloni voglia uscire dall'Unione

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 21 MAR - La probabile avanzata elettorale delle destre in Europa potrebbe non portare cambi politici in Ue. Lo rivela un sondaggio commissionato dal Consiglio europeo per le relazioni estere (Ecfr) che mostra le destre Ue come "poco omogenee su alcuni dei temi chiave delle loro campagne".
    Dai risultati dello studio sulla nuova mappa politica dell'Europarlamento che uscirà dalle elezioni si evince infatti che le posizioni in materia di Ue sono molto diverse tra le destre come lo sono anche le posizioni in materia di migrazione.
    Sull'antieuropeismo ad esempio il fronte delle destre appare frastagliato. Solo in Austria, Germania, Paesi Bassi e Svezia gli elettori delle liste di estrema destra pensano in maggioranza che i leader delle loro forze politiche vogliano realmente portare il loro Paese fuori dall'Ue. In Italia invece pochissimi sostenitori di Fratelli D'Italia, appena il 15%, crede che Giorgia Meloni voglia far uscire l'Italia dall'Ue, rileva lo studio.
    I movimenti antieuropei inoltre appaiono divisi su altre questioni chiave, tra cui l'immigrazione e la guerra in Ucraina.
    Gli elettori dei sovranisti svedesi e del PiS sostengono infatti fortemente lo sforzo bellico ucraino, rispettivamente con il 58% e il 52%. Posizione condivisa, ma con meno entusiasmo, dagli elettori del portoghese Chega (42%) e dello spagnolo Vox (35%).
    Tra gli elettori dell''ungherese Fidesz invece il 88% è contro il sostegno militare all'ucraina come il 70% di quelli dell'austriaco Fpo ed il 69% del tedesco AfD. Sulla migrazione infine i partiti i cui elettori si dicono profondamente preoccupati dagli arrivi sono l'81% dell'olandese PVV e 72% del Fpo, seguiti dal 60% dei democratici svedesi. Dati invece più bassi tra i sostenitori di Fratelli D'Italia (54%), Vox (53%), Chega (56%) e Fidesz (54%) che aggiungono tra le preoccupazioni anche quella relativa all'emigrazione dei propri cittadini.
    (ANSA).
   

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