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La Germania alle urne con le crisi di Afd e Scholz

Estremisti indeboliti dagli scandali, il cancelliere dai litigi

Redazione Ansa

(di Rodolfo Calò) (ANSA) - BERLINO, 27 MAG - Nel Paese di maggior peso dell'Ue, la Germania, le elezioni europee sono connotate da un'estrema destra indebolita da una serie di scandali legati alle sue tendenze xenofobe e anti-occidentali e da attriti interni alla coalizione di sinistra-centro del cancelliere tedesco Olaf Scholz che stanno favorendo l'opposizione cristiano-democratica.
    La Germania, che nonostante una crescita economica quasi nulla produce pur sempre un quarto del Pil dell'Ue, manderà a Strasburgo e Bruxelles il maggior numero (96) dei 705 eurodeputati. E nonostante il passato nazista che quasi 80 anni dopo la fine del Terzo Reich ancora impregna la sensibilità politica e istituzionale tedesca, un partito in parte ufficialmente di estrema destra come l'Alternativa per la Germania (Afd) riesce a raccogliere ampi consensi: dopo l'11% ottenuto alle precedenti elezioni europee del 2019 e alle politiche del 2021, i sondaggi di grandi istituti demoscopici le attribuiscono fra un 23% rilevato nell'estate scorsa e un 15% dell'ultimo mese. La flessione di otto punti è seguita alle manifestazioni di piazza dell'inverno scorso contro piani dell'estrema destra di espellere dalla Germania milioni di stranieri e alle accuse di corruzione politica in favore di Russia e Cina che hanno travolto il capolista Afd, Maximilian Krah, e il numero due, Petr Bystron. Un'uscita di Krah che relativizzava le responsabilità delle SS ha poi provocato l'espulsione dell'Afd dal gruppo europeo dei sovranisti 'Identità e democrazia'.
    Senza un unico candidato di punta è anche la Cdu, il partito cristiano-democratico principale forza di opposizione: il leader Friedrich Merz ne lancia uno per ogni regione ma ha il traino della presidente della Commissione europea, la tedesca, Ursula von der Leyen, candidata numero uno dell'intero Partito popolare europeo (Ppe) puntando a un bis alla guida dell'esecutivo Ue. Il partito, assieme alla sua ala destra bavarese (Csu) guidata elettoralmente dal capogruppo del Ppe Manfred Weber, è accreditato da settimane di un 30% che praticamente doppia il risultato atteso per il partito socialdemocratico di Scholz. Il cancelliere schiera un'eurodeputata ex ministra della Famiglia, Katarina Barley. La debolezza elettorale della coalizione detta 'semaforo' per i colori simbolo dei partiti che la compongono viene comunemente spiegata con gli attriti interni sulle questioni più disparate, dai missili Taurus per l'Ucraina agli assegni familiari passando per il freno all'indebitamento.
    I Verdi, accreditati di un 14%, presentano Terry Reintke, poco nota in Germania nonostante sia co-candidata di punta degli ecologisti a livello europeo mentre l'altro partito di governo, quello dei Liberali (Fdp, 4%) scommette sulla filo-Ucraina Marie-Agnes Strack-Zimmermann, riferimento dell'Alde (Alleanza dei Liberali e dei Democratici europei). L'opposizione di sinistra ha co-candidati di punta legati all'Italia: la neonata formazione 'Bsw' di Sarah Wagenknecht (accreditata di un 6%) ha l'italo-tedesco Fabio De Masi mentre la Linke (4%) schiera Carola Rackete, la capitana di mare dei migranti che forzò il blocco a Lampedusa nel 2019. (ANSA).
   

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