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Romania il 9 giugno alle urne per Europee e locali

Favorita la Coalizione tra socialdemocratici e liberali

Redazione Ansa

(ANSA) - BUCAREST, 29 MAG - Il 9 giugno la Romania torna alle urne in una giornata che vedrà il Paese coinvolto sia nelle elezioni europarlamentari che amministrative, incluse quelle della capitale Bucarest.
    Le ultime votazioni per il Parlamento europeo, nel 2019, fecero segnare un'affluenza senza precedenti - oltre il 50% degli aventi diritto si recò alle urne, oltre il 30% in più rispetto a quelle del 2014 - a testimonianza di un sentimento europeista in grande crescita nel Paese balcanico. Una crescita che verosimilmente si manifesterà in maniera ancora più massiccia in questa tornata elettorale, non fosse altro che per gli eventi bellici in Ucraina che hanno creato una certa ansia in Romania, Paese confinante, ma anche per il tanto agognato e recentemente raggiunto ingresso nello spazio Schengen. Rispetto a cinque anni fa il quadro politico interno è sostanzialmente cambiato, con i due principali partiti, il socialdemocratico (Psd) e il liberale (Pnl), che da avversari sono diventati, pur appartenendo a schieramenti tecnicamente opposti, alleati a partire dal settembre 2021 e si presentano insieme in questa tornata elettorale. Saranno proprio questi due partiti a raccogliere con ogni probabilità la maggioranza dei 33 seggi riservati alla Romania in seno all'Europarlamento. E sono stati i due leader della Coalizione Nazionale, il premier Marcel Ciolacu (Psd) e l'ex primo ministro Nicolae Ciuca (Pnl), ad annunciare nel febbraio scorso non solo la partecipazione in liste comuni alle Europee, ma anche l'accorpamento di queste ultime con le elezioni locali.
    Ad impensierire la Coalizione Nazionale potrà essere l'Alleanza della destra unita, formata da Usr (Unione Salvate la Romania), Pmp (Partito movimento popolare) e Fd (Forza Destra), mentre curiosità e attesa sul risultato elettorale suscita la formazione di estrema destra dell'Aur (Alleanza per l'Unione della Romania), partito ultranazionalista, euroscettico, sovranista e populista che, nato nel dicembre del 2019, è alla sua prima partecipazione alle europarlamentari dopo che nel 2020 è riuscito con grande sorpresa di tutti ad entrare nel Parlamento nazionale a Bucarest. In tale contesto politico, nel quale in lizza figura anche il Reper (Rinnoviamo il progetto europeo della Romania), emerge il fatto che non esistano forze tecnicamente schierate per il centro-sinistra. Il ministero degli Esteri da parte sua ha fatto sapere che sta organizzando 915 seggi elettorali all'estero, con il maggior numero di postazioni in Italia (150 seggi), Spagna (147) e Regno Unito (104 seggi), dove sono presenti numerose comunità romene.
    I seggi in Romania si apriranno alle 7 e chiuderanno alle 22 del 9 giugno (6-21 italiane), e da tale doppio appuntamento elettorale si potranno conoscere anche i sindaci di diverse grandi città, tra le quali la capitale Bucarest dove il sindaco uscente, l'indipendente Nicusor Dan, avrà nell'ex sindaca in forza al Psd Gabriela Firea il suo principale antagonista.
    (ANSA).
   

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