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Unicredit, shopping fintech e 5,2 miliardi di utili

Orcel: Batteremo target. Compra polacca Vodeno e Aion per 370mln

Redazione Ansa

(di Paolo Algisi) (ANSA) - MILANO, 25 LUG - Unicredit chiude il trimestre con un utile di 2,7 miliardi di euro, in crescita del 16% sul 2023 e superiore ai 2,3 miliardi attesi dagli analisti, archiviando i primi sei mesi del 2024 con 5,2 miliardi di profitti, il 20% in più dello scorso anno, e con la generazione di 6,7 miliardi di capitale, equamente suddivisi nei due trimestri. Risultati "record" sottolinea l'amministratore delegato, Andrea Orcel, che rivede la guidance 2024 sui ricavi, salita da 22,5 a oltre 23 miliardi, e quella sulla generazione di capitale, attesa sopra i 350 punti base, mentre per ora non tocca l'obiettivo di un utile superiore agli 8,5 miliardi. "Il nostro andamento sottostante eccede significativamente" questo target ma per ora, ha spiegato Orcel, "abbiamo deciso di non aggiornare" la guidance per mantenere della "flessibilità" e proteggere "la nostra performance futura". Unicredit deciderà tra il terzo e il quarto trimestre se alzare gli obiettivi o mettere un po' di fieno in cascina. "La dimensione" dell'utile "potrebbe dipendere dagli oneri di integrazione" contabilizzati nel secondo semestre, sottolinea Morgan Stanley. Sul fronte della remunerazione dei soci viene confermata la distribuzione di 10 miliardi nel corso del 2024, inclusivi di 3,1 miliardi di acconto sui risultati 2024 tra buyback (1,7 miliardi) e cedole (1,4 miliardi), come pure la politica di distribuzione a valere sui risultati 2024, con almeno il 90% degli utili che torneranno ai soci. Su questo fronte il target di 8,6 miliardi è stato raggiunto al 60% con l'accantonamento di tutti i 5,2 miliardi di utili del semestre.
    I conti sono stati accompagnati dall'annuncio dell'acquisto per 370 milioni di euro di Aion Bank, una banca digitale belga con filiali in Polonia, Germania e Svezia, e di Vodeno, una fintech polacca proprietaria di una piattaforma cloud che consente ad aziende finanziarie e non - dalle banche ai retailer, ai marketplace, all'e-commerce, alle fintech - di offrire ai propri clienti una gamma completa di servizi bancari anche senza possedere una licenza. Orcel intende "potenziare ulteriormente" la "tecnologia proprietaria" di Vodeno, "utilizzandola come sandbox (un ambiente circoscritto, ndr) per sviluppare, testare e innovare a beneficio del nostro intero gruppo", anche grazie al suo un team di 200 "talentuosi" ingegneri, mentre Aion Bank, che ha implementato la tecnologia di Vodeno, "ci dà la possibilità di entrare in specifici segmenti di clientela e in interi mercati in tutta Europa, offrendo ulteriori opportunità per impiegare in modo efficiente il nostro capitale in eccesso" grazie alla previsione di un "ritorno superiore al 15%". Tra i mercati a cui guardare Orcel indica la Polonia, lasciata "a malincuore" con la vendita di Pekao e dove Vodeno è basata e ha operato "con successo". Sul fronte delle grandi acquisizioni Unicredit resta "costruttiva ma disciplinata" anche se al momento non ci sono le "condizioni" per affondare il colpo a causa di valutazioni di Borsa inflazionate che rendono più conveniente il buyback. In Russia, dove ha accantonato 200 milioni di euro dopo il sequestro di 463 milioni di asset, Orcel conferma di essere impegnato a "cessare progressivamente" le sue attività, senza dare l'opportunità a Mosca di impadronirsene.
    "Vogliamo avere chiarezza su quello che possiamo fare all'interno delle regole", dice commentando il ricorso al Tribunale dell'Ue sulla compatibilità delle imposizioni Bce con l'attuale quadro giuridico. Qualunque sarà la decisione della corte, Unicredit la considererà "win-win" avendo finalmente certezza su come agire. In Borsa il titolo ha chiuso in rialzo dello 0,21% a 39,10 euro. (ANSA).
   

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