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Bulgaria, migliaia contro chiusura centrali carbone

Timori per gravi ripercussioni sull'occupazion

Redazione Ansa

(ANSA) - SOFIA, 19 SET - Si è svolta a Sofia una protesta nazionale dei lavoratori nel settore dell'estrazione del carbone e delle centrali termoelettriche a carbone. La protesta, organizzata dai due maggiori sindacati in Bulgaria, Podkrepa e Confederazione dei sindacai indipendenti (Knsb), ha visto in piazza migliaia di persone sotto lo slogan 'Per un chiaro e sostenibile futuro energetico della Bulgaria'.
    Gli esperti rilevano che a seguito delle direttive Ue per cessare gradualmente la produzione di energia a base di carbone, il governo bulgaro ha assunto l'impegno di ridurre di almeno il 55% le emissioni di anidride carbonica nell'aria entro il 2030.
    A questo scopo prevede la liquidazione del 40% delle miniere e delle centrali termoelettriche a carbone entro il 2026. In questo modo resterebbero senza lavoro diecine di migliaia di persone, ed è questo il motivo principale delle proteste di oggi. I dati sono categorici: le centrali a carbone sono d'importanza chiave per il sistema energetico della Bulgaria.
    Secondo i numeri pubblicati nei media, oltre il 50% dell'energia elettrica in Bulgaria è prodotta dalle centrali a carbone e il 33% dall'unica centrale nucleare di Kozlodui. Il resto dell'energia è prodotto dalle centrali idroelettriche e dai fotovoltaici. (ANSA).
   

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