A Tirana, mentre rimangono ancora da scrutinare circa il 15 per cento delle schede, l'attuale sindaco socialista Erion Veliaj è in testa con il 54 per cento, ossia 20 punti percentuali in più rispetto al suo rivale Belind Kelliçi, della coalizione fra i democratici dell'ex premier Sali Berisha e il Partito della Libertà guidato dall'ex Capo dello Stato Ilir Meta.
Per Berisha e Meta la grande sconfitta sembra essere difficile da poter digerire, hanno già contestato il risultato del voto, parlando di "una farsa elettorale. Il narcostato ha attuato un programma di annientamento della libertà del voto, del suo acquisto e del terrore nei confronti degli elettori", ha dichiarato Berisha. Nelle sue conclusioni preliminari, la missione degli osservatori internazionali, ha sostenuto nel pomeriggio che "le elezioni sono state competitive e ben gestite, ma il processo è stato caratterizzato da una continua polarizzazione e da una profonda spaccatura all'interno dell'opposizione".
Preoccupazione è stata espressa invece per i "casi di cattivo uso delle risorse statali, la presunta pressione sui dipendenti pubblici ed elettori e accuse di compravendita dei voti".
(ANSA).
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