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Ciriani, su Albania andiamo avanti per la nostra strada

'Se ogni giudice decide Paesi sicuri non si difendono confini'

Redazione Ansa

(ANSA) - REDIPUGLIA, 04 NOV - "Il governo ha deciso di percorrere questa strada perché era nel nostro programma elettorale. I centri in Albania servono innanzitutto come deterrenza, poi servono anche perché molte regioni, comprese quelle governate dal centrosinistra, non vogliono centri di accoglienza sul loro territorio. Andiamo avanti per la nostra strada, abbiamo fatto un nuovo decreto: spetta ai governi decidere quali sono i Paesi sicuri e quali no. Se ogni giudice decidesse di testa sua quali sono i Paesi sicuri e quali no naturalmente non potremmo più fare una politica di difesa dei confini". Lo ha affermato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, parlando con i cronisti a margine delle cerimonie per il 4 novembre a Redipuglia.
    Secondo Ciriani, "se applicassimo astrattamente i principi delle democrazie liberali a tutti gli altri Paesi, nessun Paese avrebbe i criteri di sicurezza che noi consideriamo tali per noi, per Italia e per l'Ue. Quindi dovremmo dire che nessun Paese è sicuro e che quindi non è possibile fare una politica di difesa dei confini. Questa è probabilmente l'idea che ha il Pd o la sinistra, non è la nostra". (ANSA).
   

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