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Dal 1900 al 2024, è tris olimpico

Nurmi e Weissmueller icone di allora, uno stadio ancora in uso

Redazione Ansa

Parigi raggiunge l'eterna rivale, Londra, che finora era la sola città ad aver ospitato le Olimpiadi tre volte.

La capitale britannica è stata sede olimpica nel 1908, 1948 e 2012, raggiungendo e superando la Ville Lumiere che lo era stata nel 1900 e nel 1924.

In attesa di Los Angeles, che farà tripletta nel 2028, Parigi vuole tornare a risplendere nell'anno del centenario, tra i ricordi sbiaditi e lontanissimi della prima volta, un'edizione non memorabile se non perchè aprì la porta alle donne. Resta qualche filo rosso a unire le due edizioni 1924-2024, altri saranno riannodati per l'occasione, mentre tante differenze saltano agli occhi.

I Giochi 1924, come accadeva in quei tempi, furono molto dilatati e occuparono tre mesi, tra maggio e luglio, anche se gli sport presenti erano solo 17 e 126 le gare da medaglia, un abisso rispetto all'evento che sarà concentrato in poco più di due settimane per seguire 339 eventi da medaglia in 32 discipline diverse.
    E' triplicato anche il numero di atleti presenti, poco meno di 3100 allora (e solo 135 donne), rappresentanti di 44 Paesi, ai 10.500 previsti ora, di cui esattamente la metà donne, di oltre 2000 Paesi diversi. Con 99 medaglie, 45 d'oro, a dominare furono gli Stati Uniti, anche se a fare la storia oltre a Johnny Weissmuller - il nuotatore che diventò famoso sul grande schermo interpretando Tarzan vince tre medaglie d'oro - fu un finlandese, il leggendario Paavo Nurmi, con cinque ori nell'atletica, L'Italia partecipò con 202 atleti, tre le donne, ottenendo otto ori, ben tre dei quali nel sollevamento pesi, tre argenti e cinque bronzi. Non ammessa ai giochi la Germania, ancora reietta in Francia dopo la I Guerra mondiale, l'Italia finì così quinta nel medagliere.
    Da citare tra i medagliati il marciatore Ugo Frigerio, primo della brillante stirpe azzurra della disciplina a vincere l'oro olimpico, il ginnasta Francesco Martino, oro agli anelli, e dal tennista Uberto De Morpurgo, il cui bronzo resta al momento l'unica dall'Italia, anche se in parte per il fatto che lo sport della racchetta uscì dal programma olimpico, riammesso solo nel 1988. Anche il rugby a 15 fece la sua ultima apparizione nel 1924, dato anche che la finale tra Francia e Stati Uniti finì con una invasione di campo da parte dei tifosi di casa, inferociti per la sconfitta dei loro beniamini.
    Quella partita si svolse nello stadio di Colombes, già sede dei Giochi 1900, opportunamente ristrutturato per accogliere 60.000 spettatori che poterono seguirvi anche le cerimonie di apertura e chiusura, l'atletica leggera, alcune partite di calcio e gare di vari altri sport. L'impianto, ora intitolato ad un rugbista, Yves du Manoir, è ancora attivo e gli organizzatori lo hanno scelto per ospitare il torneo di hockey su prato.

   

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