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Sinner rinvia la partenza, e a Villaggio rebus covid 

Il tennista dovrebbe arrivare giovedì. Positive due australiane

Jannik Sinner

Redazione Ansa

annik Sinner ha la febbre e ha ha rinviato la sua partenza per i Giochi di Parigi 2024.

La notizia - anticipata dall'ANSA - stamani ha colto di sorpresa quasi tutto lo sport azzurro, che ora freme per sapere quali sono le condizioni di salute del tennista numero 1 al mondo, testa di serie numero 1 anche nel doppio con Lorenzo Musetti (la numero 2 è dell'altra coppia italiana, formata da Simone Bolelli e Andrea Vavassori).

Il volo per la Francia di Sinner - reduce dall'uscita ai quarti di Wimbledon contro il russo Medvedev in una partita segnata da un malore che lo ha spinto a un breve periodo di riposo e vacanza con la fidanzanta Anna Kalinskaya - era stato programmato per oggi, a quattro giorni dall'inizio del torneo che, da sabato 27 luglio, si disputerà sulla terra rossa del Roland Garros, dove Jannik parte, ovviamente, come uno dei favoriti. Il sorteggio, invece, è stato programmato per giovedì 25, giorno nel quale il tennista azzurro dovrebbe arrivare nella capitale francese. In attesa degli aggiornamenti sulla febbre che ha colpito Sinner, il condizionale è d'obbligo, Di sicuro, tre anni dopo Tokyo - quando Sinner, all'epoca ancora lontano dal top del tennis mondiale, rinunciò alla partecipazione olimpica - con la pandemia che condizionò tutto, c'è un fantasma che torna su tanti atleti, anche se non è più l'incubo dell'edizione 2021: il covid, in recrudescenza.

Il virus non sta facendo passare giorni tranquilli alla delegazione australiana. Almeno due giocatrici della squadra di pallanuoto femminile sono state contagiate, come rivelato dai medici della squadra aussie. Per Parigi 2024, infatti, non c'è alcun protocollo da seguire ne' controlli del Cio. Niente test, niente quarantena in caso di positività. E così il covid delle due atlete australiane "viene trattato - ha specificato in una conferenza stampa Anna Meares, capo missione dell'Australia - come una influenza". In realtà, le due pallanuotiste sono state isolate e le loro compagne di squadra e i componenti dello staff tecnico hanno cominciato a usare le mascherine. Sul rebus covid, d'altronde, stanno aumentando gli interrogativi tra chi sta vivendo la vigilia delle Olimpiadi al villaggio olimpico. Rischiare di perdere, causa covid, i Giochi, il momento più atteso della carriera di tanti, sembrava non dover essere più un argomento di discussione. Invece la preoccupazione cresce: l'edizione di Tokyo è (per fortuna) lontanissima ma gli incubi spesso ritornano.

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