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Grandi firme e giovani stilisti, una cerimonia a la page

Divise griffate, spicca la Mongolia: Francia in smoking chic

Redazione Ansa

Parigi a la page anche in formato olimpico. E non poteva essere diversamente, perché la città della moda non si smentisce e in occasione dei Giochi si trasforma in una passerella a cielo aperto, con la Senna a fare da scenografia naturale in uno show cominciato ancora prima di andare in scena.

Altro che pantaloni della tuta, i Paesi in occasione della cerimonia inaugurale - la prima outdoor della storia - hanno dato fondo alla creatività dei designer della moda per creare look stravaganti, tradizionali, sostenibili, ricercati, tutti comunque estremamente fashion.
 

Certo la medaglia, se non la prenderà in qualche campo gara, l'ha già vinta la Mongolia: le uniformi della nazionale hanno già catturato l'attenzione in tutto il mondo perché davvero uniche. Definite spettacolari, nate dal genio creativo del brand locale Michel & Amazonka, le uniformi con cui sfilerà la raccolta delegazione del Paese asiatico rappresentano la tradizione, con giacche ricamate a mano con simboli in oro che richiamano alla Mongolia (come la Gua-Maral, cerva sacra della mitologia mongola), ma anche il sole, la luna, l'Everest e elementi delle Olimpiadi, come la torcia. Per realizzare ciascun pezzo sono servite 20 ore di lavoro, ma in pochi istanti sul web sono diventati virali e hanno raccolto gli applausi da tutto il mondo.

Chic i padroni di casa francesi con divise della maison Berluti, casa nata nel 1895 e con sede a Parigi del gruppo LVMH, al progetto ha collaborato l'ex direttrice di Vogue Francia, Carine Roitfeld: il pezzo portante per la divisa da cerimonia è lo smoking in blu notte, con i revers della giacca (smanicata per le donne, che possono, volendo indossare la gonna al posto dei pantaloni) sfumati con i colori della bandiera transalpina. 'Artefici di tutte le vittorie' la frase ricamata in dorato su ogni pezzo della collezione.
    Casual, ma non troppo, lo squadrone Usa: gli americani salperanno dal ponte di Austerlitz verso la Torre Eiffel, indossando un marchio di fabbrica del colosso a stelle e strisce. Ralph Lauren ha infatti messo al centro della collezione di 14 pezzi i jeans: gli atleti sfileranno con un blazer (un po' poco estivo a dire il vero) blu con finiture rosse e bianche. Ai piedi scarpe in pelle scamosciata beige. Per la cerimonia di chiusura lo stilista Usa ha pensato invece una giacca da motociclista.
    Total red per il Canada del marchio Lululemon: al rosso tone sur tone una stampa che si ispira all'aurtra boreale, mentre la Repubblica ceca a Parigi ha una collezione unisex del marchio Jean Societe di Cerny in collaborazione con Alpine Pro: dominano le giacche over (veri e propri trench) color panna con i colori della bandiera, ma il tocco chic è dato dalla polo a pois e gli atleti avranno un portafortuna di vetro a forma di tiglio, simbolo del paese. Si annuncia tra le più eleganti, ma anche originali, la piccola delegazione di Haiti: la divisa firmata dall'italo-haitiana Stella Jean che ha voluto omaggiare la cultura locale con abiti molto colorati. Sobria la giacca, unico il motivo di gonna e pantaloni con la fantasia creata dal pittore haitiano Philippe Dodard.
    Tocco romantico e floreale per la Gran Bretagna con la divisa griffata da Ben Sherman: la giacca è d'obbligo, molto estiva, leggera nei colori bianco blu e rosso con la bandiera britannica di lato. Tra i prezzi di pregio il giubbino di jeans del Brasile in cui spicca sul retro un coloratissimo ricamo di artigiane del nord est, con pappagalli e tucani. Elegantissima la mise delle Filippine: gli abiti creati dallo stilista Francis Libiran presentano una giacca importante sovrastata da una fascia di seta ricamata con un motivo che rimanda all'orgoglio nazionale.
    Joma Sport ha disegnato la divisa della Spagna con i colori tradizionali e gonne o pantaloni, mentre il vicino Portogallo vince la medaglia della sostenibilità con le divise firmate Cariuma, con tessuti realizzati dal riciclo di bottiglie di plastica. Per l'Italia lo stile Armani ormai è un must: molto minimal, torna il richiamo all'inno di Mameli inserito tra le pieghe della divisa. Nel regno della moda, sfilerà quella tra tradizione e innovazione del mondo intero. (ANSA).
   

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