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Parigi 2024, l'olimpionico Garozzo: "Da fedele, la cerimonia non mi offende"

L'ex campione di scherma: "Inaugurazione con uno stile trasgressivo"

Daniele Garozzo

Redazione Ansa

L'Ultima cena queer della cerimonia d'apertura dei Giochi di Parigi non ha provocato alcun disagio in un cattolico praticante come l'ex campionissimo della scherma italiana Daniele Garozzo. "E' stata un po' particolare nello stile, rappresentata in modo diverso, ma nel complesso di una inaugurazione all'insegna della novità, della trasgressione ci sta pure - ha risposto al telefono all'ANSA dalla capitale francese -. Diciamo che l'hanno messa sul piano artistico. Se mi ha ferito come credente? No, non mi sono sentito offeso".
    Il 'Cenacolo' con le drag queen e un Dioniso seminudo ha provocato molte reazioni indignate, dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al premier ungherese Viktor Orban, presidente di turno dell'Unione europea, passando per la stampa cattolica italiana sia progressista che moderata.
    Medaglia d'oro nel fioretto individuale a Rio 2016 e vice campione a Tokyo 2020, il catanese Garozzo, che tra pochi giorni compirà 32 anni, ha annunciato nell'aprile scorso l'addio anticipato alle competizioni per un problema cardiaco.
    Laureatosi in Medicina e chirurgia con 110 e lode dopo l'argento olimpico in Giappone, si dedica ora alla professione medica.
   

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