Una giornata a 360 gradi per Giorgia Meloni, dalla Cina a Parigi, fra incoraggiamenti agli atleti azzurri, una visita a Casa Italia, la presenza alla vittoria di una medaglia d'oro nel judo e l'abbraccio per consolare Angela Carini, battuta quasi senza aver potuto combattere contro la pugile iperandrogina algerina Imane Khelif. Giorgia Meloni è arrivata dalla Cina in nottata, attorno all'una, qualche ora per riposare, poi via nell'afa umida della capitale olimpica, direzione il Bois de Boulogne, per una visita a Casa Italia. Mentre sbarca - attesa da decine di giornalisti - Angela Carini ha appena cominciato il suo match di pochi secondi contro la Khelif. La premier esprime subito i suoi dubbi sul regolamento Cio che ha consentito di poter disputare questo incontro, poi qualcuno le dice che - proprio in quei secondi - la pugile azzurra si è ritirata: "Non ero d'accordo con la scelta del 2021, non sono d'accordo oggi, ringrazio Angela Carini per come si è battuta, abbiamo visto solo dei piccoli flash...". A quel punto i giornalisti la aggiornano: "Si è ritirata". "Mi dispiace ancora di più - riprende la Meloni - mi ero emozionata ieri quando ha scritto 'combatterò' perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari". Poi aggiunge: "Sono anni che cerco di spiegare che alcune tesi portate all'estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne. Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili, non debbano essere ammessi alle gare femminili. E non perché si voglia discriminare qualcuno, ma per tutelare il diritto delle atlete a poter competere ad armi pari".
La premier ha visitato - accompagnata dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, e dal presidente del Coni, Giovanni Malagò - Casa Italia, poi si è fermata a pranzo con alcuni atleti, fra i quali le due medaglie d'oro del nuoto italiano a Parigi 2024, il ranista Nicolò Martinenghi e il dorsista Thomas Ceccon. Subito dopo il pranzo, Giorgia Meloni è ripartita attraversando Parigi per andare al Villaggio Olimpico, dove ha voluto portare il suo saluto agli altri atleti del Team Italia. Ha firmato il muro della tregua olimpica, poi si è fermata per il tempo di un caffè con gli azzurri, quindi, di nuovo in direzione Parigi sud, all'Arena omonima, per seguire Italia-Olanda di pallavolo donne.
Un set (vincente) con le azzurre, che poi hanno liquidato le avversarie arancioni, poi di nuovo in auto - accompagnata sempre da Abodi, dall'ambasciatrice d'Italia in Francia, Emanuela D'Alessandro, e da Malagò - direzione l'Arena Champs de Mars dove stava cominciando una finale. Nella tribuna, assiste al trionfo di Alice Bellandi, che conquista l'oro. Accanto a lei Albano, che poi ha festeggiato cantando sul tatami della vincitrice "Felicità". "E' stata straordinaria - dice dopo essersi congratulata con la Bellandi - Era straordinaria la sua espressione, era straordinaria la sua determinazione. Una bella emozione". C'è ancora il tempo per un incontro importante al quale Giorgia Meloni teneva particolarmente: l'abbraccio ad Angela Chiarini. Una carezza alla pugile azzurra uscita sconfitta da un match che non ha neppure potuto combattere, immortalata in una foto pubblicata dalla premier stessa su X: "So che non mollerai, Angela, e so che un giorno guadagnerai con sforzo e sudore quello che meriti. In una competizione finalmente equa", scrive la premier in calce all'immagine in cui consola l'atleta azzurra con una carezza. Prima di ripartire per il Grand Palais, a seguire la finale per l'oro del fioretto donne tra Italia e Usa. (ANSA).