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Parigi 2024: Battocletti quarta nei 5.000 metri, accolto il ricorso del Kenya

L'azzurra aveva assaporato il bronzo dopo la squalifica della seconda classificata

Redazione Ansa

La serata del lunedì dell'atletica regala un 'giallo' con un quarto posto di Nadia Batocletti che diventa bronzo per la squalifica della kenyana Kypiegon, poi riabilitata in appello al suo secondo posto in gara con argento.
Il podio dell'azzurra sembra dunque essere durato solo due ore, fino alla decisione del giurì di appello di accettare il ricorso del team Kenya che fa slittare di nuovo l'azzurra al quarto posto. Nella notte di Parigi fonti della Fidal confermano la situazione, ma annunciano il contro ricorso.
Accade tutto nei 5.000 metri donne, dove con una gara strepitosa, con tanto di record italiano, Nadia Battocletti rimane nella scia delle keniane Chebet e Kypiegon e dell'olandese Hassan e si piazza quarta. Poco dopo il colpo di scena: i giudici di gara hanno notato uno scambio di colpi sul rettilineo del penultimo giro tra Kipyegon e Tsegay, frutto probabilmente non solo della concitazione gara ma anche dell'eterna rivalità fra Etiopia e Kenya e stabiliscono che l'etiope (che accenna una smorfia di dolore) è stata certamente danneggiata e squalificano Kipyegon che aveva chiuso al secondo posto.
Così Battocletti, che intanto piange di gioia per il piazzamento e anche solo per il quarto posto, si ritrova sul podio ma 'frena': "aspettiamo l'esito del ricorso, intanto mi tengo questa gara. Sono molto felice per la mia gara, le gambe girano e se starò bene punto a fare anche i diecimila. Ringrazio tutti coloro che mi sostengono". Quindi la parola passa alla giuria di 'World Athletics', e la due volte campionessa d'Europa rimane in trepida attesa. Un'attesa che si risolve a ridosso della mezzanotte e riporta l'azzurra al quarto posto ridando la mdaglia d'argento alla kenyana.
Per il resto tutto come previsto, nel senso che 'Mondo' Duplantis non si è fatto sfuggire la vittoria nel salto con l'asta, con lo statunitense Sam Kendricks ormai abituato al secondo posto e il sorprendente greco Emmanouil Karalis che toglie al filippino Ernest John Obiena la possibilità di conquistare un bronzo che per quelle latitudini sarebbe stato storico. Spettacolare, ma anche inaspettata, la vittoria della britannica Keely Hodgkinson negli 800 metri dove sbarra la strada alle africane, nello specifico Tsige Duguma e la keniana Mary Moraa. Chiusura con la premiazione dei 100 metri di ieri, ed è nostalgia di Tokyo e di Marcell Jacobs, che ha rimandato a domani i test medici. 

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