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I dubbi di Paltrinieri 'Senna ultima gara? Ci penso'

Delusione azzurra nella 10km: Acerenza quarto, Greg nono

I dubbi di Paltrinieri 'Senna ultima gara? Ci penso'

Redazione Ansa

Inodore e insapore. Così, chi si è tuffato, ha descritto la tanto contestata Senna.

Eppure per l'Italia è stata decisamente amara: nella 10km in acque libere vince l'ungherese Rasovsky sul tedesco Klemet, mentre finisce quarto Domenico Acerenza (sesta medaglia di legno del nuoto azzurro, la ventesima della spedizione Coni), con Gregorio Paltrinieri che chiude al nono posto e con tanti dubbi sul suo futuro.

Continuare o no, dedicarsi solo al nuoto di fondo o proseguire con la piscina: oggi non esclude niente. Ma servirà tempo per una decisione. "Forse tre-quattro mesi, ma se decido di continuare è per fare le cose fatte bene", ha detto uscendo stremato dalle acque del fiume parigino.

 

Dall'Olimpiade di Parigi, dopo bronzo e argento in 800 e 1500 stile libero, é mancato il triplete nelle acque libere. "Sono dispiaciuto perché sento di meritare di più del nono posto anche se la location non è adatta alle mie caratteristiche - ha spiegato -. Ma ciò non toglie che sono stati dei Giochi incredibili, per questo mi do un nove come voto finale". Poi Greg ritorna sul futuro: "Quella di oggi potrebbe esser stata la mia ultima gara, ma per ora la mia è una non decisione: adesso non dico 'mi ritiro', ho bisogno di alcuni mesi per pensarci, di sicuro cambierò qualcosa, forse lascerò la vasca dove sono andato benissimo, facendo quasi i personali a 30 anni. Non posso più fare tutto, quello è sicuro".
    La tentazione, oggi, è comunque quella di arrivare a Los Angeles 2028 preparando solo la 10km e a chi gli chiede se essere portabandiera potrebbe essere uno stimolo in più, lui risponde con una battuta: "Prima o poi mi toccherà, ma se me lo dicono continuo (ride, ndr)". Giovanni Malagò, o chi per lui, é avvisato. Adesso la testa sarà solo al riposo e alla cura di sé stessi perché gli ultimi tre anni "sono stati infiniti e con tanti problemi", parole di Paltrinieri. L'aver fatto tanta vasca a Parigi prima del fondo può aver influito sulla gara nella Senna e nonostante l'aver lasciato il villaggio olimpico nei giorni prima della gara, gli ultimi due km nel fiume sono stati durissimi da portare a casa, scivolando dalla terza alla nona posizione. Sorpassare, poi, era difficile "come al Gp di Montecarlo", ha aggiunto Paltrinieri, che un sassolino dalla scarpa prima di lasciare la venue olimpica se lo toglie. "Non so se nuotare nella Senna sia stata una follia, se i valori saranno buoni allora no. Certo il fiume era sempre inagibile tranne che nei giorni delle gare, questo è strano...". Non si ritufferebbe nemmeno Acerenza la cui speranza ora è "di star bene", altrimenti "qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità". Ma l'ipotesi di non tuffarsi non era contemplata perché "sarebbe stato come chiederci di non andare a lavoro". 
   

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