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Parigi: Curry trascina il Dream Team all'oro, Francia a testa alta

Le 'triple' del fenomeno Usa fanno la differenza. Bene Wembanyama

Redazione Ansa

Gli Usa hanno vinto il torneo di basket maschile di Parigi 2024 battendo in finale la Francia per 98-87. (ANSA). Era uno degli eventi più attesi dell'Olimpiade, nemmeno il Presidente Emmanuel Macron ha voluto perderlo e per questo è rientrato dalle ferie, ma il gran tifo dell'Accor Arena di Bercy, dove non c'era posto neppure per uno spillo, non ha prodotto il miracolo. L'oro del basket è ancora di Team Usa, la Francia del 'nuovo mostro' Wembanyama è stata battuta come la logica imponeva, anche se è uscita dal confronto a testa alta, battuta 98-87 e dopo non essere mai stata sotto per più di 14 punti.

Questo ennesimo oro degli Usa ha il volto di Stephen Curry, fenomeno del tiro da tre che ha dato la scossa giusta ai suoi nel quarto 'periodo' segnando quattro triple in tre minuti, dopo che la Francia si era rifatta sotto finendo a -3 dalla squadra di coach Steve Kerr. Curry, già decisivo contro la Serbia, ha chiuso la finale con il 67% (8/12) nel tiro da 3 punti, e questo spiega molto. Così ha coronato nel migliore dei modi questa Olimpiade che per lui è stata la prima e che ha voluto vivere intensamente. Il resto lo hanno fatto il lavoro di Embiid sotto i tabelloni e le penetrazioni di potenza di un Lebron James che nella prima azione della partita ha voluto mettere subito le cose in chiaro con una spettacolare schiacciata. Kevin Durant, invece, oltre a segnare 15 punti, si è messo al collo il suo quarto oro olimpico consecutivo, conquista che ne fa un uomo record. Solo lui, fra i cestisti uomini ci è riuscito.

La Francia, si diceva, non ha certo sfigurato, come Wembanyama per nulla intimorito dalla difesa americana a volte molto dura con lui e miglior marcatore con 26 punti e buone percentuali. A dargli una mano ha pensato soprattutto Yabusele che ne ha segnati 20 e ha molto battagliato con gli avversari.

Ma alla fine l'oro è andato dov'era logico che finisse. Le superstar americane saranno pure un po' stanchi e acciaccati dopo una lunghissima stagione, e con un età media secondo alcuni troppo alta, ma rimangono i maestri e il basket è tornato a a casa, nonostante il tifo assordante dei francesi.    

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