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Parigi: anticipo di 2026 a tavola, a Casa Italia chef di Cortina

Da Pyeongchang alla Francia, 4/a Olimpiade per Pompanin e Prest

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 AGO - Da Pyeongchang a Parigi, passando per Tokyo e Pechino. Un viaggio lunghissimo attraverso quattro olimpiadi, due estive e altrettante invernali, non solo degli atleti azzurri, ma anche della cucina di Fabio e Graziano, gli chef di Casa Italia a Le Pré Catelan. Per il bistrot c'è la fila perché a tavola si ritrova l'italianità delle ricette di Fabio Pompanin e Graziano Prest, titolari a Cortina (prossima sede dei Giochi invernali insieme a Milano) dei ristoranti Al Camin e Tivoli.
    Nel loro 'palmares', però, non solo le Olimpiadi, ma anche i mondiali di Cortina 2021, anche in quel caso chef di Casa Italia. Come in questi giorni a Parigi dove nei loro piatti si ritrova l'Italia, i colori e l'entusiasmo che quotidianamente mettono nella loro cucina. Immancabile lo speck di Cortina. "Lo abbiamo portato anche in Corea e a Tokyo - raccontano i due chef -. Durante il periodo del Covid é stato difficilissimo, ma nelle valige lo mettiamo sempre e così c'era anche in Giappone".
    Un'Olimpiade, quella del 2020, passata alla storia per l'oro di Marcell Jacobs nei 100m. "Ma la medaglia non è merito nostro - dicono Fabio e Graziano -. Anche se Marcell dopo l'oro vinto é venuto a mangiarsi un bel piatto di casunziei per riprendersi dalle fatiche della gara. Sennò solitamente mangiava sempre pasta pomodoro e basilico". Casunziei che ritornano anche a Parigi, così come le crocchette di formaggio Piave avvolte nello speck e impanate nella farina polenta. Insomma, la tradizione a tavola con vista poi sui prossimi Giochi, quelli invernali, di Milano-Cortina: "Siamo orgogliosi di riportare la nostra qualità e la nostra voglia di far bene a casa. Raccogliamo l'esperienza di questi anni e cerchiamo di farla fruttare". Intanto in questi giorni deliziano gli ospiti di Casa Italia a Parigi. "Stiamo cercando di rispettare al massimo le ricette della nostra tradizione montana, casunziei, gnocchetti verdi di spinaci, fatti con lo speck, tutti piatti che rivestono la nostra tradizione". E chi ci mangia esce sempre soddisfatto e talvolta anche con qualche medaglia al collo.
    Da Pyeongchang la lista di celebrità, atleti e politici che hanno assaggiato la cucina di Pompanin e Prest è lunghissima. Di Jacobs si è detto: "Ma ricordiamo con grande piacere anche quando vennero da noi il principe Alberto di Monaco, il presidente del Cio, Thomas Bach, e Federica Pellegrini, che ha apprezzato la nostra cucina sia a Tokyo sia a Pechino". (ANSA).
   

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